Da inizio marzo l’Italia, come del resto gli altri Paesi in Europa e nel mondo, vive un periodo di profonda incertezza. La fase del lockdown, durata di fatto fino a inizio maggio, ha costretto a casa milioni di lavoratori, complice la chiusura delle aziende nel rispetto dei decreti del Presidente del Consiglio. In quelle stesse settimane, era chiaro anche ai lavoratori che sarebbe stata un’estate diversa. Infatti, restare a casa dal lavoro per interi mesi non poteva non avere poi conseguenze sulle ferie estive, considerando anche che migliaia di italiani hanno dovuto spendere forzatamente parte delle loro ferie (se non tutte) durante il lockdown.
NovationTech (automotive)
La prima azienda nell’elenco proposto da Il Sole 24 Ore è la NovationTech, società leader nel settore dell’automotive per quanto riguarda la realizzazione di componenti d’alta qualità in carbonio per Bmw, Ferrari e Mclaren, il cui fatturato annuo nel 2019 ha sfiorato i 60 milioni di euro. La società, con sede a Montebelluna (provincia di Treviso) resterà aperta nelle due settimane centrali di agosto con circa 80 dipendenti (sui 330 totali presenti in sede).
Salumificio Castelli (alimentari)
Oltre al settore dell’automotive, anche quello dell’alimentare non andrà in ferie nel mese di agosto. Ne è un esempio il Salumificio Castelli operativo a Roma, che ha posticipato il tradizionale periodo di ferie a ottobre. Con un fatturato annuo pari a 3 milioni di euro all’anno per un totale di 19 dipendenti, il Salumificio Castelli ha preso la decisione di saltare le tradizionali due settimane di ferie nel mese di agosto per garantire i rifornimenti a quei ristoranti che hanno riaperto nella capitale e con cui intrattenavano prima del covid un rapporto di collaborazione.
Atecna (telecomunicazioni)
Chiudiamo infine con il settore delle telecomunicazioni, prendendo come punto di riferimento Atecna.
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