Stime ancora negative per i voli aerei e l’emergenza coronavirus. Ormai sono sempre di più le compagnie che hanno deciso di cancellare voli per l’Italia considerando gli aeroporti vuoti e le numerose richieste di rimborsi. Secondo la Iata, le conseguenze per il settore aereo saranno di 113 miliardi di dollari di minori entrate nel 2020, uno scenario davvero pessimista che ha addirittura portato al fallimento della compagnia britannica Flybe.
Altre compagnie prendono nuovi provvedimenti
E la low cost inglese, che ha annunciato la chiusura delle attività, non è l’unica a prevedere tempi duri.
Anche la
Norwegian Air Shuttle ha attualmente deciso di ritirare le previsioni per il 2020 a causa del coronavirus mentre
Lufthansa ha comunicato di voler mettere a terra 150 aerei a causa del virus e di tagliare altri voli verso e da Milano, Venezia, Roma, Torino, Verona, Bologna, Ancona e Pisa. La compagnia
British Virgin Atlantic ha deciso di rinviare molti voli a causa di un generale crollo delle prenotazioni. Solo in Europa, durante l’ultima settimana di febbraio, le prenotazioni aeree sono crollate del 79%. Secondo Olivier Ponti, vicepresidente di Forwardkeys “
Il calo delle prenotazioni per l’Italia è ancora peggiore di quello che abbiamo visto in passato con eventi destabilizzanti come gli attentati terroristici“. Solo in Italia si stimano perdite di 5 miliardi di euro di ricavi e almeno il 25% di passeggeri in meno, uno scenario che potrebbe appunto peggiorare qualora la situazione si facesse più drammatica.
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RyanAir tagli voli per 2 settimane
Alla luce di ciò, sono ormai tantissime le compagnie che hanno deciso di cancellare i voli. Tra queste anche RyanAir che dal 17 marzo all’8 aprile cancellerà un volo su quattro che riguarda l’Italia. Ovviamente la compagnia ha previsto il rimborso del biglietto. Anche Brussels Airlines continua a tagliare voli legati al forte calo della domanda.
La compagnia ha comunicato la riduzione del 23% dei voli nel continente fra l’8 e il 28 marzo, il 30% dei collegamenti da e per l’Italia. La compagnia ha specificato di aver contattato i clienti per il rimborso o per la riprotezione.
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