Coronavirus senza fine: ecco i paesi dove torna il lockdown

Dal Marocco alla Spagna fino all'Australia e Hong Kong, ecco dove il coronavirus sta ancora creando gravi focolai e chiusure.
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4 anni fa
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Come si diffonde coronavirus

Il coronavirus fa ancora paura e pensare di abbassare la guardia è impossibile. In alcuni paesi, a causa dell’aumento dei contagi, si è addirittura deciso di chiudere tutto nuovamente bloccando i confini e reintroducendo misure restrittive. Quali sono questi Paesi? 

Australia e Hong Kong

Il primo paese è l’Australia. Nello stato di Victoria, a causa di un grosso aumento di contagi, si è deciso di confinare 5 milioni di residenti della zona di Melbourne per sei settimane. Gli abitanti possono uscire di casa solo per andare a lavoro, fare la spesa, attività sportive e cure mediche.

 

Anche nelle Filippine è tornato il lockdown a Navotas, una delle 16 municipalità di Manila. 250mila persone dovranno restare isole per le prossime settimane a causa di un aumento esponenziale dei contagi. Anche in questo caso gli abitanti potranno uscire di casa solo per andare a lavoro, mentre i ristoranti potranno effettuare solo servizio a domicilio. 

Anche in Giappone due basi militari Usa a Okinawa sono in quarantena dopo l’accertamento di 62 casi registrati. I militari americani che giungono nelle basi dovranno quindi andare in quarantena per due settimane.

Nuove chiusure anche ad Hong Kong, dove un focolaio con 180 casi ha portato il governo a reintrodurre delle misure di distanziamento sociale, quindi divieti di riunirsi in pubblico e chiusura di discoteche, locali, saloni e palestre mentre i ristoranti potranno solo servire cibo da asporto. 

Dal Marocco alla Spagna

Lockdown anche a Tangeri, in Marocco, dove 1 milione di persone sono nuovamente chiuse a casa e il governo ha deciso di bloccare mezzi pubblici, mercati, negozi, bar e spazi. 

Anche in Spagna, in Catalogna, le autorità hanno deciso di riconfinare una parte della popolazione in 8 Comuni della regione. Saranno vietati ingressi e uscite da Lleida e altri sette Comuni della provincia di Segrià. In Ungheria, invece, sono stati chiusi i confini ai paesi rossi asiatici, africani e sudamericani oltre che Albania, Bosnia-Erzegovina, Macedonia del Nord, Kosovo, Bielorussia, Montenegro e Ucraina.

Per i paesi con categoria gialla è invece prevista una quarantena di 14 giorni. Infine in Sudafrica è stato ripristinato il coprifuoco dalle 21 alle 4.

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