Ha poche settimane di vita il nuovo BTp a 30 anni, la cui scadenza si ha in data 1 ottobre 2053 (ISIN: IT0005534141). Il bond riconosce agli obbligazionisti una cedola lorda annuale del 4,50%, la più alta fissata dal Tesoro negli ultimi anni. L’emissione risale al mese scorso, quando il collocamento sindacato esitò un’offerta di 5 miliardi di euro contro ordini per 26,5 miliardi.
Ieri pomeriggio, il BTp a 30 anni esibiva una quotazione di quasi 102, nettamente sopra la pari. E risultava in calo dall’apice di 103,31 raggiunto in chiusura di seduta lunedì.
In termini di rendimento, il BTp a 30 anni offriva ieri circa il 4,40%, un po’ meno della cedola. L’altro ieri, aveva toccato un minimo del 4,35%. Con questi numeri, però, il bond continua a mostrarsi un investimento allettante. Il mercato sconta tassi d’inflazione bassi per il medio-lungo termine. Se prendiamo come riferimento il prossimo quinquennio, dal BTp Italia ci arriva la segnalazione di una crescita dei prezzi al consumo attesa nell’ordine dell’1,40% medio.
Margini di apprezzamento per BTp a 30 anni
A conferma di ciò, il CcTeu 2028. Esso offre cedola legata all’Euribor a 6 mesi più uno spread dello 0,80%. Ieri, rendeva poco più dello 0,85% contro il 3,45% del BTp a 5 anni. La differenza in area 2,60% segnalerebbe che i tassi di mercato nei prossimi anni scenderanno a una media quinquennale di circa mezzo punto percentuale in meno dei livelli attuali.
In sintesi, tassi d’interesse e inflazione giù. Questo rende il BTp a 30 anni appetibile sotto diversi punti di vista. Se intendessimo comprarlo per tenerlo nel cassetto fino alla scadenza, potremmo confidare su un rendimento reale netto atteso positivo.
Del resto, alla fine del 2021, prima che la Banca Centrale Europa alzasse i tassi, il trentennale italiano viaggiava intorno all’1,75%. Un anno prima ancora, rendeva anche meno dell’1,50%. Pur volendo escludere un ritorno a quei livelli di rendimento infimi, esisterebbero grossi margini di apprezzamento al termine della stretta monetaria. Considerate che ad una quotazione di 130 il BTp a 30 anni renderebbe ancora sul 3,40% a fine anno. Questo non significa che i rialzi arriveranno presto e stabilmente. Le prospettive di guadagno per chi punta su questo tratto della curva non possono essere di breve termine.