“Aveva spesso sognato, nel profondo di certi pomeriggi di solitudine, che il telefono suonasse e che una voce dolce gli desse appuntamento. Si ricordava il titolo di un romanzo che aveva letto: Le Temps des rencontres, il tempo degli incontri. Forse per lui quel tempo non era ancora finito. Ma la voce di poco prima non gli aveva ispirato fiducia”, scrive Patrick Modiano.
Una chiamata, molto probabilmente, la stanno attendendo anche molti percettori del reddito di cittadinanza che vogliono sapere se e quando inizierà il corso di formazione, così come previsto dalla Legge di Bilancio 2023.
Legge di Bilancio 2023, gli obblighi dei percettori del sussidio
Il reddito di cittadinanza verrà erogato nel corso del 2023 per un periodo pari a massimo sette mesi a favore dei cosiddetti occupabili. Ovvero i soggetti aventi un’età compresa tra 18 anni e 59 anni che sono in grado di lavorare. Questo a patto che i percettori in questione prendano parte ad un corso di formazione o riqualificazione professionale dalla durata di almeno sei mesi. Nel caso in cui non si adempia a tale obbligo il sussidio targato Movimento 5 Stelle non verrà riconosciuto. Questo, infatti, è quanto stato previsto dal Governo grazie alla Legge di bilancio 2023.
Cosa fare se non ti hanno chiamato per i corsi e prendi il reddito di cittadinanza da occupabile
A segnalare l’inizio dei corsi di formazione devono essere il centro per l’impiego o l’agenzia per il lavoro privata che prende in carico il percettore di reddito di cittadinanza in attesa di un’occupazione. Ma cosa succede se la tanto attesa chiamata per i corsi non arriva? Niente. Fino al momento cui il centro per l’impiego non provvede a contattare i percettori del reddito di cittadinanza, quest’ultimi non sono obbligati a frequentare alcun corso.
Ovviamente nulla vieta ai soggetti interessati di cercare in autonomia un corso di proprio gradimento a cui potersi iscrivere. Se non decidono di attivarsi in tal senso, però, non rischiano di perdere il sussidio. Diverso il discorso nel caso in cui giunga apposita convocazione da parte del centro per l’impiego. In quest’ultimo caso, infatti, i percettori sono obbligati a presenziare.
Se rifiutano per due volte di seguito di prendere parte all’appuntamento, senza giustificato motivo, il reddito di cittadinanza viene revocato. I percettori del reddito di cittadinanza, quindi, devono prestare massima attenzione a eventuali convocazioni inviate tramite sms o e-mail. Nel caso in cui non presenzino a tali appuntamenti, infatti, rischiano di dover dire definitivamente addio al sussidio.