Cosa si intende per pensione anticipata contributiva? Si tratta di una forma di pensione che viene calcolata solo con il metodo di calcolo contributivo, cioè senza tenere conto dei periodi di lavoro svolti prima del 1996 (sistema retributivo).
Pertanto la pensione contributiva riguarda solo coloro che hanno iniziato a lavorare dopo tale data. La rendite è calcolata applicando al montante contributivo, opportunamente rivalutato, il coefficiente di trasformazione.
La pensione anticipata contributiva a 64 anni
Ma quando si può ottenere la pensione contributiva? Il nostro ordinamento prevede l’accesso a tale forma di pensionamento al raggiungimento dei 64 anni di età con almeno 20 anni di contributi versati.
Vi rientrano tutti coloro che sono nati negli anni Ottanta, ad esempio, e che oggi sono lavoratori quarantenni. Ma anche i meno giovani che hanno iniziato a lavorare dopo aver conseguito la laurea o percorsi di studio equivalenti.
Tuttavia 64 anni di età a 20 di contributi non bastano per ottenere la pensione anticipata contributiva. Occorre aver maturato una pensione il cui importo non sia inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale (468 euro). Cioè, 1.310 euro al mese circa.
Un paletto non di poco conto se si pensa che oggi possono accedere alla pensione a 64 anni coloro che hanno versato contributi solo dal 1996 in poi. E, a fronte di questa breve carriera, bisogna aver accumulato un monte contributivo molto alto per raggiungere la soglia minima.
Opzione Donna
L’altra forma di pensione anticipata contributiva è quella prevista da Opzione Donna. La legge consente alle lavoratrici che abbiano raggiunto una certa età e almeno 35 anni di anzianità contributiva, la possibilità di andare in pensione anticipata. I requisiti da rispettare sono:
- 58 anni di età (59 per le lavoratrici autonome)
- 35 anni di contributi versati
Possono accedervi solo coloro che hanno iniziato a lavorare prima del 1996 rinunciando alla liquidazione della pensione nel regime misto.