Come accennato già ieri, il reddito di cittadinanza potrebbe presto subire una importante modifica che andrà in senso restrittivo.
Il centro destra ha appena proposto una nuova norma che è già stata ribattezzata “spazza divani”. In effetti, si tratterebbe dell’ennesima modifica all’istituto (dopo quelle introdotte con la legge di bilancio 2022) pensata per accorciare il periodo di permanenza all’interno di questo Istituto. Ricordiamo che, proprio da quest’anno, sono state introdotte le seguenti novità:
- non si potranno rifiutare più di due proposte di lavoro “congrue” prima di perdere il sussidio (in precedenza erano 3);
- la prima offerta può arrivare entro 80 chilometri dal luogo di residenza del cittadino, la seconda, invece, da qualsiasi parte d’Italia;
- decurtazioni da 5 euro al mese, a partire dal mese in cui viene rifiutata una proposta di lavoro.
La nuova proposta, attualmente in fase di discussione in parlamento ma che ha già trovato il favore di un’ampia maggioranza, consentirebbe anche ai piccoli imprenditori di presentare ai percettori di reddito di cittadinanza un’offerta di lavoro per chiamata diretta.
Reddito di cittadinanza, le offerte dei privati saranno considerate “congrue”
La nuova proposta è stata presentata dal centro destra con un emendamento al decreto aiuti, ed è già stata approvata dalle commissioni della Camera.
Con questa norma, anche i privati potranno proporre ai percettori di reddito di cittadinanza la propria offerta di lavoro per chiamata diretta. Questa viene considerata a tutti gli effetti un’offerta “congrua”, il cui rifiuto potrebbe portare alla perdita del beneficio stesso.
La norma, già ribattezzata “spazza poltrone”, è stata pensata per accelerare l’ingresso nel mondo del lavoro dei percettori di reddito di cittadinanza. Reddito di cittadinanza che, secondo i suoi detrattori, sarebbe la principale causa dell’attuale situazione per la quale molti imprenditori non riuscirebbero più a trovare dei manodopera.