È possibile continuare a lavorare dopo la pensione Quota 100? L’INPS ha chiarito che il divieto di lavoro dopo la pensione Quota 100 non ha carattere assoluto.
È possibile continuare a lavorare in modo occasionale, anche con il precedente datore di lavoro. L’Istituto Nazionale per definire il concetto di occasionale fa riferimento all’articolo 2222 del Codice Civile e all’assenza di abitualità e di professionalità.
Rispondiamo ad una domanda pervenuta alla redazione di Investire Oggi:
“Una società di servizi mi ha chiesto di collaborare dopo la pensione.
C’è un numero massimo di ore che posso lavorare e come smaltirle?”.
Lavoro dopo pensione Quota 100: quando è possibile?
Bisogna chiarire che la pensione con la Quota 100 prevede che non possano essere cumulati redditi da lavoro con quelli da pensione.
Ma è possibile continuare a lavorare dopo la pensione Quota 100 con l’eccezione del lavoro autonomo occasionale nel limite dei 5.000 euro l’anno.
A fornire chiarimenti è la Circolare INPS n.117 del 2019 che elenca quali sono i redditi compatibili con la misura previdenziale Quota 100.
Il lavoro autonomo occasionale prevede lo svolgimento di un servizio in proprio senza vincoli di subordinazione e senza inserimento nell’organizzazione aziendale. Il lavoro svolto dal pensionato deve avere carattere occasionale.
Il lavoro autonomo occasionale non deve richiedere impegno costante e non deve avere cadenza nel tempo.
Pertanto, il lettore che ci ha posto la domanda può collaborare con la società di servizi dopo la pensione Quota 100, ma il lavoro svolto deve avere carattere occasionale e non deve richiedere impegno costante.
L’INPS – con la Circolare n.11/2019 – ha chiarito che, se si lavora mentre si percepisce la pensione con Quota 100, e non è stata ancora compiuta l’età pensionabile, la pensione è sospesa per tutto l’anno di produzione del reddito.
La pensione viene sospesa per parte dell’annualità se l’interessato compie l’età per la pensione di vecchiaia.
Pensione e Lavoro autonomo occasionale
Se il reddito prodotto è di lavoro autonomo occasionale, la pensione è sospesa soltanto se il reddito supera i 5.000 euro annui.
L’interessato deve comunicare immediatamente all’INPS:
- lo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa autonoma occasionale, dalla quale derivi un reddito superiore a 5.000 euro lordi annui,
- l’espletamento di qualsiasi attività lavorativa, diversa da quella autonoma occasionale, dalla quale derivi un reddito anche inferiore a 5.000 euro lordi annui.