Sta volgendo al termine la stagione reddituale del 730 per il 2023. Il primo modello reddituale, quello più utilizzato soprattutto dai pensionati e dai lavoratori dipendenti, è il modello che serve sia per pagare le tasse sia per recuperare eventuali spese che il fisco permette di scaricare dal reddito stesso. Quando si parla di spese sostenute da un contribuente scaricabili dalle tasse, una distinzione fondamentale da fare è quella tra detrazioni e deduzioni.
Dal punto di vista del vantaggio per il contribuente non cambia praticamente nulla, perché si tratta di strumenti adatti a ridurre le tasse da versare sui redditi.
“Buonasera, sono un pensionato che ha provveduto a presentare la dichiarazione dei redditi con il 730. Dal mese di dicembre 2021, mi sono separato da mia moglie e il giudice mi ha obbligato a versare 400 euro al mese di assegno di mantenimento. Evidente che nel 2022 ho versato 12 mensilità di mantenimento alla mia ex moglie, cioè ben 4.800 euro. Oggi mi sono reso conto che queste spese erano deducibili dal reddito. Nel presentare da solo il mio modello precompilato 730 ho confermato tutte le spese sanitarie che ho subito nel 2022. Comprese le spese assicurative e anche altro. Mi è sfuggito però questo. Anche perché nella precompilata non erano indicati i bonifici per la mia ex. Mi spiegate come posso fare a correggere il 730 e soprattutto dove vanno inserite queste spese?
Detrazioni e deduzioni, possono sembrare la stessa cosa, ma non lo sono
La prima cosa da chiarire riguardo al quesito del nostro lettore riguarda la differenza sostanziale che c’è tra detrazioni e deduzioni.
Le deduzioni invece sono cose diverse, e spesso sono oggetto di dimenticanza da parte del contribuente interessato. Tra le più diffuse spese deducibili ci sono i contributi previdenziali e assistenziali, i contributi previdenziali per la badante e proprio il mantenimento all’ex coniuge.
Come scaricare dal reddito il mantenimento per l’ex coniuge e come fare nel modello 730
L’assegno di mantenimento è una spesa che può essere portata in deduzione dal reddito imponibile l’anno successivo quello in cui è stata effettivamente sostenuta. Dopo una separazione o un divorzio, sovente, in capo a uno dei due ex coniugi ricade l’obbligo di passare i cosiddetti alimenti all’altro. E la deduzione è totale, nel senso che l’intera somma versata all’ex come da provvedimento delle autorità giudiziarie, può essere sottratto da quel reddito imponibile dove si calcola l’imposta. Il nostro lettore quindi può scontare tutti i 4.800 euro versati nell’anno di cassa 2022 all’ex. Se per esempio ha un reddito imponibile di 20.000 euro, l’IRPEF verrà calcolata solo su 15.200 euro. Se dopo aver inviato il modello 730 ci si rende conto di qualche errore, si può intervenire.
Come correggere oggi il modello 730 già inviato all’Agenzia delle Entrate
Correggere un 730 già inviato oggi non è più possibile utilizzando lo stesso modello.
Si chiama proprio “Redditi correttivo” ed è quel modello da presentare entro il 30 novembre 2023 per quanti si sono resi conto di aver commesso degli errori nella presentazione del modello 730. Si ricorda che l’inserimento del mantenimento nel 730 si fa con il rigo E22 della dichiarazione. In quel rigo vanno riportati il totale dei soldi versati al coniuge come alimenti, oltre che il codice fiscale dello stesso ex coniuge.
Attenzione a distinguere tra mantenimento al coniuge e ai figli: cambia la deducibilità
Il codice fiscale è fondamentale anche perché la normativa fiscale consente di portare in deduzione dal reddito solo gli assegni che il giudice ha stabilito siano spettanti all’ex coniuge. In caso di mantenimento che ha al suo interno anche una quota per i figli, bisognerà indicare solo la parte relativa al mantenimento per l’ex coniuge. In genere si opera al 50%, perché se il mantenimento è per figli ed ex coniuge, la metà di quanto versato sarà quello che il contribuente interessato potrà portare in deduzione effettivamente nella dichiarazione dei redditi.