Trading on line… Ma prima di scoprire quale sia il significato di trading online si parte dall’etimologia. Trade significa scambio. E da che si ha memoria di forme di vita intelligente sulla terra esiste lo scambio. Il baratto. La moneta sorretta dal valore di un materiale “scarso”. La moneta a corso legale (FIAT). Le sigarette in qualche luogo dimenticato da Dio. Alla fluttuazioni delle forze che muovono un tasso di cambio (major o cross). A dei fogli che esprimono un credito.
Con l’evoluzione della mente umana, conseguentemente, si è evoluto anche il livello con cui due persone od entità effettuano uno scambio. Dunque, si arriva intorno al 2007. Epoca in cui si passa dal PIT al mercato elettronico. Il boom del trading online su scala industriale.
Ma spesso il concetto di trading online viene travisato. E si passa alla ludopatia. Ebbene, un collegamento c’è, ma occorre tenere ben distinti i concetti. Mi spiego, i PC da Gaming sono macchine molto simili a quelle che servono per costruire una infrastruttura adeguata ad effettuare un trading più “liscio” possibile ma ripeto… Occorre tenere i due concetti ben distinti.
Bernoulli, Von Neumann-Morgerstern, Bachelier, Ito, Mandelbrot, Greenblatt, Matematica quantitativa, Statistica, Fisica, Meccanica. Conoscenza dell’economia, dei meccanismi celebrali di base che governano ogni essere umano. Edonismo.
Dunque. Fare trading online significa essenzialmente comprare e vendere quasi tutto quello che si può scambiare tramite tecnologia. Significa comprare e vendere materie prime (alimentari, preziose, energetiche), azioni, obbligazioni, futures, opzioni, derivati di derivati ecc tramite “un click” .
Ma prima del click c’è circa l’80% del lavoro. L’altro 20% sta nel “monitorare” che tutto fili liscio. Come l’olio, si. Quello extra-vergine di oliva. Come le olive che si producono, comprano e vendono. Come il commercio.
Ecco ragazzi, cosa significa fare trading online. Significa far transitare liquidità nell’economia, serve a fornirvi i soldi di un paese diverso quando andate in vacanza.
Di Danilo Fieni