Così la variante inglese spinge verso un lockdown totale

La variante inglese incalza in tutta Italia e l'ipotesi di un lockdown nazionale di qualche settimana potrebbe diventare realtà.
di
4 anni fa
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Vaccini in azienda

Le nuove varianti fanno sempre più paura e l’ipotesi di un lockdown totale, presentata dal consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi, sembra vertere proprio su questo timore. La variante inglese, infatti, è ormai presente in 1 contagio su 5, motivo per cui non è da escludere una terza ondata che porterebbe dritto ad un nuovo lockdown.

Si va verso un lockdown totale

Venerdì scorso il ministero della Salute ha diffuso i risultati dell’indagine Flash survey dell’ISS, che stimava appunto la presenza della variante inglese, pari al 17,8% del campione e che nei prossimi mesi probabilmente diventerà la variante più presente.

La preoccupazione deriva dal fatto che questa variante è più contagiosa anche se il vaccino resta efficace.

Come riporta La Stampa, secondo un importante documento scientifico redatto da un team di esperti internazionali, la variante inglese porterebbe ad un aumento della contagiosità del 50% ma anche della letalità tra il 20 e il 30%. E se entro 5 o 6 settimane diventerà quella prevalente è chiaro che non si può rimanere fermi a guardare. Ancora peggio se si pensa alla variante brasiliana e la sudafricana, che rischiano di ridurre l’impatto dei vaccini.

Le micro zone rosse non bastano per allontanare lo spauracchio della terza ondata

Ad oggi per contrastare le varianti si sta pensando e mettendo in atto delle zone micro zone rosse locali ma ciò potrebbe non bastare, ecco perchè il pensiero di un altro lockdown totale non è da escludere.
Anche Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia all’Università di Padova, si trova in linea con Walter Ricciardi e all’Adnkronos ha detto:

“Un lockdown nazionale? È quello che ho detto anche io. Fra una settimana la variante inglese si diffonderà a una velocità senza precedenti e qui si parla di riaprire tutto. C’è un totale scollamento tra quelle che sono le aspirazioni della gente, come vengono interpretate dalla politica, e quella che è la realtà.

La variante inglese è già nel 20% dei casi in Italia”.

Secondo Crisanti, insomma, la necessità di un lockdown totale potrebbe farsi largo nelle prossime settimane, sottolineando anche come la riapertura degli impianti sarebbe stata una follia. Le parole di Crisanti hanno fatto ecco a quelle di Ricciardi, che aveva appunto parlato della necessità di un lockdown intenso e limitato.

Vedi anche: Stop riapertura impianti sciistici fino al 5 marzo: arriva la doccia fredda mentre si tema una terza ondata

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