“Devi parlare di ‘Terminator’ se parli di intelligenza artificiale. In realtà penso che sia molto lontano. Non credo che un sistema di intelligenza artificiale dotato di un’intelligenza sovrumana sarà violento. Penso che sconvolgerà la nostra cultura“, afferma Gray Scott.
In effetti l’intelligenza artificiale è pronta a sconvolgere le nostre vite con delle importanti novità. A ricoprire il ruolo di “Terminator” il Fisco che grazie a un algoritmo intensifica la caccia agli evasori. Questo avviene attraverso il controllo dei conti correnti e ogni movimento sospetto.
Così l’algoritmo controlla il tuo conto e ogni movimento sospetto
L’evasione fiscale continua a essere una delle maggiori piaghe del nostro Paese che pesa sul bilancio dello Stato. Per questo motivo la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate sono sempre al lavoro per scovare i furbetti. Tanti gli strumenti a disposizione del Fisco per effettuare i controlli come, ad esempio, l’intelligenza artificiale.
Entrando nei dettagli l’Agenzia delle Entrate potrà utilizzare un algoritmo grazie al quale controllare conti correnti, estratti conto delle carte di credito, ma anche investimenti e banche dati catastali. Attraverso l’incrocio di questi dati, le autorità possono rilevare eventuali difformità rispetto alla dichiarazione dei redditi. In presenza di incongruenze rilevate dall’intelligenza artificiale, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza potranno effettuare dei controlli, in modo tale da verificare se si tratti di un caso di evasione fiscale.
Intelligenza artificiale a caccia di evasori: privacy a rischio?
Trattandosi di una novità, sono molti i dubbi in merito all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. In particolare si teme che l’algoritmo possa sbagliare oppure violare la privacy. Questo in quanto l’algoritmo permette di ottenere delle liste selettive finalizzate all’attività di controllo, attraverso un incrocio di tutti i dati sensibili degli italiani.
Ebbene, i controlli hanno luogo su posizioni anonime.
Allo stesso tempo, essendo vari gli enti della pubblica amministrazione che possono trattare queste informazioni, è ovvio che saranno in tanti a poter accedere ai nostri dati sensibili. Tra queste si annoverano anche informazioni che non hanno nessuna rilevanza dal punto di vista della lotta all’evasione fiscale, come le spese effettuate per l’acquisto di determinati farmaci. A ricoprire un ruolo importante è il Garante sulla protezione dei dati personali che deve vigilare sul fatto che i controlli dell’intelligenza artificiale vengano effettuati rispettando la privacy dei cittadini.