Si è concluso con quasi 15 miliardi di ordini il collocamento del BTp Più (ISIN: IT0005634792), di cui andremo a calcolare in questo articolo il costo a carico dello stato, cioè di tutti noi contribuenti italiani. Il bond ha scadenza in data 25 febbraio 2033, ma già potrà essere rimborsato dopo 4 anni per coloro che lo hanno sottoscritto questa settimana e lo terranno in portafoglio fino ad allora.
Cedole alzate
Le cedole del BTp Più sono state riviste in lieve rialzo: dal 2,80% al 2,85% per i primi 4 anni, dal 3,60% al 3,70% dal quinto anno alla scadenza. Il rendimento medio lordo annuale sale al 3,275% dal 3,20% fissato alla vigilia del collocamento.
Una buona notizia per gli obbligazionisti, che riceveranno pagamenti senza dubbio interessanti, dato il basso rischio dell’asset e la durata dell’investimento. Ma quale sarà il costo del BTp Più per il cittadino?
Spesa interessi netta per lo stato
Esso sarà dato dal pagamento degli interessi di trimestre in trimestre fino alla scadenza. Su di essi grava l’imposta del 12,50%, che è un prelievo che torna nelle casse dello stato e abbassa nei fatti la spesa effettiva a carico dei contribuenti. Il 2,85% lordo su sottoscrizioni per 14,906 miliardi equivale a quasi 425 milioni all’anno. Moltiplicati per 4 anni, fanno 1,70 miliardi. Al netto dell’imposta, poco meno di 1,49 miliardi.
Questo è l’unico dato certo per il momento. Non sappiamo quale sarà la percentuale di coloro che protrarranno l’investimento fino alla scadenza. Ipotizzando che lo facessero tutti, il Tesoro si ritroverebbe a pagare il 3,70% per i restanti 4 anni, cioè quasi 552 milioni all’anno. In tutto, circa altri 2,21 miliardi. Al netto dell’imposta, 1,93 miliardi.
Il costo totale del BTp Più salirebbe a quasi 3,42 miliardi. Esso inciderebbe per il 22,92% del capitale incassato.
Costo BTp Più include mancate commissioni bancarie
In definitiva, i contribuenti per questo bond retail pagheranno non meno di 1,49 miliardi e non più di 3,42 miliardi. Il costo effettivo del BTp Più dipenderà da quanti si avvarranno dell’opzione di rimborso nel 2029. Infine, dobbiamo aggiungere un altro costo nascosto: le mancate commissioni bancarie. I sottoscrittori non le pagheranno, perché saranno a carico dello stato. Trattasi di altre decine di milioni di euro, che fanno lievitare l’importo massimo a circa 3,50 miliardi in 8 anni. E’ l’altra faccia del “successo” per l’emissione di un titolo del debito pubblico.