Countdown case green: quando bisogna iniziare i lavori di ristrutturazione?

L’Unione Europea vuole un continente più verde. Chiede ai proprietari di immobili di avere case green. Quando si devono iniziare i lavori?
8 mesi fa
2 minuti di lettura
inizio lavori case green
Foto © Licenza Creative Commons

Nel cuore dell’Europa, una svolta decisiva segna l’avvio di un’era nuova per l’edilizia: l’approvazione, il 12 marzo 2024, della direttiva “Case Green” dal Parlamento Europeo.

Questa normativa non è solo un passo verso la modernizzazione dell’architettura urbana ma rappresenta un balzo in avanti nella lotta contro i cambiamenti climatici. La sua finalità è trasformare radicalmente il panorama delle costruzioni, ponendosi obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra e di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Un futuro di edifici a emissioni zero si staglia all’orizzonte, con il miraggio della neutralità climatica entro il 2050 che diventa sempre più tangibile.

In questo contesto di rinnovamento, sorgono interrogativi fondamentali riguardanti il “quando” e il “come” avverrà questa transizione, soprattutto in relazione agli oneri economici e agli adeguamenti strutturali che tale percorso comporterà per i proprietari degli immobili. Quando dovrà esserci l’inizio lavori case green?

Un passaggio graduale

L’inizio lavori case green, dunque, si colloca in un momento storico di cruciale importanza, segnando una pietra miliare nel percorso europeo verso la sostenibilità ambientale. La direttiva stabilisce chiari obiettivi temporali e requisiti tecnici per la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente, nonché per le nuove costruzioni, delineando un futuro in cui ogni abitazione contribuisca alla salvaguardia del pianeta.

Entro il 2030, tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a emissioni zero. Gli edifici residenziali esistenti dovranno raggiungere, come minimo, la classe di prestazione energetica E entro il 2030, e D entro il 2033. Per gli edifici non residenziali e quelli pubblici il raggiungimento delle stesse classi dovrà avvenire rispettivamente entro il 2027 e il 2030. Si introduce anche il nuovo passaporto case green. Un nuovo documento che segna i lavori fatti e necessari il passaggio al verde.

Per i proprietari degli immobili, il conto alla rovescia è già iniziato: è essenziale muoversi con decisione verso l’efficienza energetica, valutando con attenzione le tempistiche e le strategie più adatte per adeguarsi ai nuovi standard.

La trasformazione richiederà non solo un impegno economico significativo ma anche una profonda revisione delle pratiche costruttive e gestionali, con un occhio di riguardo verso le soluzioni tecnologiche più innovative, come l’installazione di impianti solari e l’abbandono progressivo dei combustibili fossili.

Inizio lavori casa green, a quando l’appuntamento?

L’Europa dice che bisogna passare da case NON verdi a case più verdi. Non dice, tuttavia, quando devono iniziare i lavori. Dicendo, invece, solo entro quando dovrà avvenire questo passaggio. La preoccupazione non da sottovalutare, in quanto sapere quando bisogna ci dovrà essere l’inizio lavori case green significa anche poter pianificare gli interventi in funzione della propria disponibilità economica. Inoltre qui, sorge anche un altro aspetto fondamentale. Chi deve pagare le spese per ristrutturare casa chieste dall’Europa?

Uno degli aspetti più delicati dell’inizio lavori case green riguarda, infatti, il finanziamento delle necessarie ristrutturazioni. La direttiva europea green pone le basi per un cambiamento strutturale, ma lascia aperte diverse questioni relative al sostegno finanziario per i proprietari di casa.

Gli Stati sono chiamati a recepire la direttiva entro 24 mesi dalla sua entrata in vigore. Dovranno, quindi, entro questo tempo definire il quadro di sostegno che faciliti la transizione verso l’efficienza energetica. Ciò significa anche che, almeno per ora passeranno due anni prima che ciascuno Stato (Italia inclusa) individui il percorso da seguire per l’inizio e fine lavori case green e soprattutto per individuare il quadro di sostegno finanziario che includa incentivi (fiscali e NON), sovvenzioni e modalità di finanziamento agevolato per i proprietari di casa, che li accompagni lungo la strada della transizione al verde.

Riassumendo

  • il 12 marzo 2024 il Parlamento Europeo ha approvato la direttiva casa green
  • entro il 2050 tutte le case devono essere a emissione zero
  • il passaggio al verde sarà graduale
  • la direttiva dovrà essere recepita entro 24 mesi dalla sua entrata in vigore
  • prima di due anni, dunque, non bisognerà iniziare i lavori case green.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Bitcoin verso un "halving" decisivo
Articolo precedente

E se l’halving di Bitcoin portasse a un transitorio calo dei prezzi?

agenzia delle entrate rottamazione
Articolo seguente

Decadenza Rottamazione cartelle con fermo amministrativo e pignoramento sul conto