CPB (concordato preventivo biennale) riaperto ufficialmente: beneficiari e dubbi

Si riapre ufficialmente la possibilità di aderire al CPB (concordato preventivo biennale). Dubbi interpretativi sulla platea di beneficiari
1 settimana fa
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adesione cpb
Foto © Pixabay

C’era attesa per la decisione ufficiale del governo. Una decisione che è arrivata nel Consiglio dei Ministri di ieri, 12 novembre 2024. SI riapre ufficialmente la possibilità di aderire al CPB (Concordato Preventivo Biennale) per coloro che non lo hanno fatto entro il 31 ottobre 2024. Ossia il termine che ordinariamente era stato individuato dal legislatore fiscale. Con la stessa decisione si permette anche a chi aderirà dopo il 31 ottobre 2024, di accedere al ravvedimento speciale annualità 2018-2022.

Soddisfazione è stata espressa dal CNDCEC (Consiglio Nazionale Dottore Commercialisti Esperti Contabili) che hanno spinto verso lo slittamento dei termini.

Una richiesta dettata principalmente dai tempi stretti che intercorrevano tra i software messi a disposizione dall’Agenzia Entrate, i chiarimenti forniti e la scadenza del 31 ottobre. Una scadenza che peraltro coincideva anche con altri adempimenti fiscali (Modello Redditi 2024, Modello IRAP 2024 e Modello 770/2024).

Il comunicato ufficiale sulla riapertura

Secondo quanto afferma il comunicato stampa sulla riapertura, le norme intervengono al fine di riaprire il termine, inizialmente fissato al 31 ottobre 2024, entro i quali i soggetti che applicano gli indici di affidabilità fiscale (ISA) possono aderire al concordato preventivo biennale. In particolare, la possibilità di aderire al concordato, presentando apposita dichiarazione dei redditi integrativa, sarà riconosciuta, fino al 12 dicembre 2024, ai contribuenti esercenti attività d’impresa, arti o professioni che hanno presentato la dichiarazione dei redditi entro il termine del 31 ottobre 2024 e, pur avendone i requisiti, non hanno aderito.

L’adesione sarà possibile a condizione che nella dichiarazione integrativa non siano indicati un minore imponibile, un minore debito d’imposta o un maggiore credito rispetto a quelli riportati nella dichiarazione presentata entro il 31 ottobre.

Conseguentemente anche tali soggetti potranno aderire allo speciale regime di ravvedimento (c.d. condono fiscale).

Riapertura CPB: i dubbi interpretativi del comunicato

Alcuni aspetti almeno per ora appaiono poco chiari sperando che il testo ufficiale delle norme possa chiarirli.

Il comunicato stampa sulla riapertura del CPB, afferma che i beneficiari sono coloro che hanno presentato la dichiarazione redditi 2024 (anno d’imposta 2023) entro il 31 ottobre 2024 (scadenza ordinaria). Questo possono aderire presentato una integrativa entro il 12 dicembre 2024. Con questa affermazione si interpreta che non possono sfruttare la nuova chance coloro che non hanno presentato la dichiarazione entro il 31 ottobre ma lo fanno tardivamente presentandola entro i 90 giorni successivi pagando la sanzione di 25 euro.

Altro aspetto non chiaro riguarda la platea dei beneficiari della riapertura. Il comunicato indica come beneficiari “i soggetti che applicano gli indici di affidabilità fiscale (ISA)”. Sarebbe però una vera discriminazione se non venissero inclusi anche i forfettari i quali per legge sono esonerati dagli ISA. Anche questi soggetti, infatti, nonostante esonerati ISA potevano aderire al CPB entro il 31 ottobre 2024.

Riassumendo

  • Il termine per aderire al CPB (concordato preventivo biennale) è scaduto il 31 ottobre 2024
  • Il governo riapre i termini.
  • Possibilità di aderire entro il 12 dicembre 2024 presentando un Modello Redditi 2024 (anno d’imposta 2023) integrativo
  • Riaperti per tali soggetti anche la possibilità di aderire al ravvedimento speciale anni 2028-2022.
  • Ci sarebbero aspetti ancora da rendere noti in merito alla platea di beneficiari della riapertura.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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