Credit Suisse affonda le borse, gli arabi chiudono il portafogli e i CDS esplodono a 1.000 punti

Gli azionisti sauditi in Credit Suisse non metteranno altri capitali nella banca svizzera, che crolla in borsa e trascina i listini giù.
2 anni fa
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Credit Suisse vicina al crac

Perde il 25% in borsa Credit Suisse, le cui azioni scendono ai nuovi minimi storici fino a 1,67 franchi svizzeri. La banca elvetica trascina giù tutte le borse europee, con Piazza Affari, Francoforte e Parigi a perdere ciascuna intorno al 3%. L’ennesimo tracollo è arrivato dopo che il presidente della Saudi National Bank, Ammar Al Khudairy, ha fatto presente a Bloomberg TV che l’istituto da lui guidato non potrà iniettare nuova liquidità nella controllata “per tante ragioni, tra cui statutarie e regolatorie”.

La banca centrale saudita è primo azionista di Credit Suisse con una quota appena inferiore al 10%. Non può eccedere tale soglia, per cui la banca svizzera rimane a caccia di investitori disposti a salvarla da una crisi che si è fatta allarmante, alla luce dei due crac bancari avvenuti negli Stati Uniti nei giorni scorsi.

I CDS a 1 anno sono esplosi a 1.000 punti base o 10%, un livello che segnala stress finanziario. Si tratta di titoli che garantiscono gli obbligazionisti dal rischio default entro i successivi dodici mesi. E i CDS a 5 anni sono saliti a 574 punti base. C’è panico attorno all’istituto, che ieri è stato costretto ad ammettere “debolezze materiali” in fase di controllo sui bilanci 2021 e 2022. L’ultimo esercizio si è chiuso con perdite per 7,3 miliardi di franchi.

Malgrado la paura di un crac, i bond di Credit Suisse emessi in euro stanno risalendo in queste ore. La scadenza 2033 con cedola 0,625% guadagna a metà seduta più del 9%, portandosi sopra 53 centesimi e vedendo così scendere il rendimento lordo in area 7,50%.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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