Il settore delle criptovalute è in fermento. In estate Facebook ha annunciato il progetto Libra, una valuta digitale ancora a monete fiat (dunque non una vera criptovaluta ma una stablecoin). L’annuncio di Mark Zuckerberg sembra abbia impresso un’accelerazione decisiva ad altri ambiziosi progetti, in primis quello portato avanti dalla banca centrale della Cina. Infatti, la PBoC (l’istituto bancario statale cinese) dovrebbe eseguire il lancio di una moneta digitale molto simile a Libra prima della conclusione di quest’anno.
Cambio di paradigma
Prima che il progetto Libra vedesse la luce, esisteva un forte scetticismo sulle criptovalute. Negli ultimi mese, invece, stiamo assistendo a un radicale cambio di paradigma, dal momento che sono le stesse banche centrali dei Paesi a voler dotarsi di una propria valuta virtuale. La prima ad esordire dovrebbe essere la stablecoin della PBoC (la banca statale cinese), il cui lancio sarebbe fissato per il prossimo mese di novembre. A proposito del progetto sponsorizzato da Mark Carney, governatore della banca centrale d’Inghilterra, la nuova presidente della Banca centrale europea (Bce) ha lasciato la porta aperta, affermando che la proposta inglese vada approfondita.
In arrivo i future basati su Bitcoin
Un altro tassello che va ad aggiungersi al puzzle dell’accettazione del concetto di criptovaluta da parte del cosiddetto mainstream è rappresentato dall’ormai prossimo debutto dei future basi su Bitcoin. L’appuntamento è fissato per il prossimo 23 settembre. L’emissione sarà a carico di una controllata di ICE (borsa di New York).
Anche le big-tech non stanno a guardare. Per esempio Apple ha già annunciato di essere al lavoro per integrare i servizi basati sulla principale criptovaluta (Bitcoin) nel sistema di pagamento proprietario Apple Pay. Samsung sta invece dotando i propri top di gamma con portafogli elettronici per criptovalute.
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