Criptovalute in anagrafe tributaria. Così scattano i controlli del Fisco

Nuovo obbligo in attesa del disegno di legge che definirà disposizioni fiscali ad hoc in materia di criptovalute e la relativa disciplina antiriciclaggio
2 anni fa
1 minuto di lettura
Come funziona la tassazione delle criptovalute
Foto © Licenze Creative Commons

A partire dal prossimo anno, anche le criptovalute saranno oggetto di comunicazione all’Anagrafe tributaria al pari delle valute tradizionali.

La novità è contenuta in un provvedimento approvato lo scorso mese dall’Agenzia delle entrate.

Dunque, in attesa di conoscere quello che sarà il destino del disegno di legge n°2572 che definirà le disposizioni fiscali in materia di valute virtuali e la relativa disciplina degli obblighi antiriciclaggio, l’Agenzia delle entrate introduce un’importante novità.

La comunicazione all’Anagrafe tributaria

Il Dl “Salva Italia” (Dl 201/2011) ha introdotto l’obbligo, per gli operatori finanziari, di comunicare all’Anagrafe tributaria (Archivio dei rapporti con operatori finanziari) – le informazioni sui saldi e sulle movimentazioni dei rapporti attivi (conto correnti, carte, conti di pagamento, ecc).

Oggetti di comunicazione sono i saldi mensili e annuali.

Con la comunicazione annuale deve essere comunicata anche la giacenza media intesa quale importo medio delle somme a credito del cliente in un dato periodo ragguagliato ad un anno. Il calcolo della giacenza media annua, ovvero dell’importo medio delle somme a credito del cliente, si determina dividendo la somma delle sole giacenze attive giornaliere per 365, indipendentemente dal numero di giorni in cui il deposito/conto è rimasto aperto. Per giacenze giornaliere si intendono i saldi giornalieri per valuta.

La comunicazione è a carico degli operatori finanziari indicati all’articolo 7, sesto comma, del Dpr 605/1973, cioè:

  • banche;
  • Poste italiane Spa;
  • intermediari finanziari;
  • imprese di investimento;
  • organismi di investimento collettivo del risparmio;
  • società di gestione del risparmio;
  • ogni altro operatore finanziario.

Comunicazione anche per le Criptovalute

Come anticipato in premessa, a partire dal prossimo anno, anche le criptovalute saranno oggetto di comunicazione all’Anagrafe tributaria al pari delle valute tradizionali. Fermo restando in capo al contribuente l’obbligo di indicazione delle Criptovalute in dichiarazione dei redditi.

La novità è contenuta in un provvedimento approvato lo scorso mese dall’Agenzia delle entrate.

Nello specifico, dal 1° gennaio 2023, saranno oggetto di comunicazione all’Anagrafe tributaria, anche i rapporti relativi a:

  1. multivaluta;
  2. metalli preziosi;
  3. valuta virtuale;
  4. asset Finanziari;
  5. altro.

Nel provvedimento da ultimo citato si legge che:

in questo modo potrà essere tracciata la presenza di rapporti tenuti in qualsivoglia valuta, anche di natura innovativa, rimanendo predisposti per la raccolta di eventuali rapporti corrispondenti a nuove tipologie di servizi o prodotti per cui la legge preveda la comunicazione all’Archivio dei rapporti finanziari.

Cambiano le tempistiche di effettuazione della comunicazione

Il provvedimento del 22 maggio scorso rivede anche le tempistiche delle comunicazioni mensili e annuali.

In particolare:

  • la comunicazione mensile è effettuato entro l’ultimo giorno lavorativo del mese successivo;
  • quella annuale, entro l’ultimo giorno lavorativo del mese di febbraio dell’anno successivo a quello cui si riferiscono le informazioni oggetto di comunicazione.

La rilevazione dei saldi e dei movimenti da trasmettere all’Archivio dei rapporti finanziari deve essere effettuata rispetto al saldo contabile e non a quello disponibile.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

730 senza sostituto, chi può presentarlo (regole di versamento e rimborso)
Articolo precedente

730 senza sostituto, chi può presentarlo (regole di versamento e rimborso)

Imposte sul reddito in scadenza, urge proroga (strutturale)
Articolo seguente

Imposte sul reddito in scadenza, urge proroga (strutturale): lo chiedono anche i tributaristi