È un momento di grande difficoltà per le criptovalute, spuntano segnali di ipervenduto che di colpo hanno fatto crollare il valore delle criptoasset. A fare il punto della situazione ci ha pensato Simon Peters, crypto markets analyst di eToro, secondo il quale al momento prevedere la portata di un eventuale rimbalzo (qualora dovesse davvero arrivare tale rimbalzo) al momento è quasi impossibile. Vediamo nel dettaglio cosa dice nel suo commento.
Anche Bitcoin frena
Dopo che era schizzato alle stelle per le promesse di Trump, anche i Bitcoin fanno marcia indietro.
Naturalmente, non è solo Bitcoin a farne le spese. Ethereum è sceso del 14% e attualmente scambiato a 2.300 dollari, il prezzo più basso da gennaio di quest’anno. Ad incidere particolarmente su tale calo è stato il trasferimento di 17.576 Ethereum (46,78 milioni di dollari) da parte di Jump Crypto nelle ultime 24 ore agli exchange centralizzati. Sempre secondo Peters questo evento indica chiari segnali di vendite. Insomma, i criptoasset registrano il cosiddetto fenomeno di ipervendita, e questo non fa che abbassarne il valore e la quotazione.
Criptovalute in difficoltà, cosa succede?
Il quadro di Etrhereum è tra i più emblematici. Seguiamo ancora le parole dell’analista per capire cosa sta succedendo nel mondo delle criptovalute in questo momento:
“I continui timori per il rimborso dei creditori da parte della defunta borsa Mt.Gox e l’intenzione di Jump Crypto di liquidare centinaia di milioni di dollari di posizioni in criptovalute, in particolare in Ethereum, hanno aggravato il sell-off dei mercati delle criptovalute. È possibile che si assista a un rimbalzo da qui ai prossimi giorni, ma per quanto riguarda l’altezza di tale rimbalzo dobbiamo aspettare e vedere”.
E dire che proprio negli ultimi tempi anche l’Italia sembrava essersi aperta al nuovo che avanza.
“Nel 2022 da un’indagine effettuata dall’Eurosistema risultava che solo il 4% degli intervistati deteneva criptoattività, secondo la stessa indagine in Italia la quota di possessori era invece al 2%, invariata rispetto al 2019 e la più bassa nei paesi dell’area. Alla fine di giugno il complesso delle criptoattività aveva raggiunto una capitalizzazione di mercato di 2,2-2,5 trilioni di dollari. Di questo importo il 93% è la quota di criptoattività non garantite, come il bitcoin, guidate soprattutto da finalità speculative e che comportano rischi molto elevati con ampie e repentine oscillazione di valore”.
Insomma, mentre l’Italia accoglieva finalmente con maggior interesse la diffusione delle criptovalute, a livello generale l’ipervenduto spaventa gli esperti e fa scendere il valore. Si spera, come detto, in un alto rimbalzo nei prossimi giorni, ma per ora fare previsioni appare alquanto proibitivo.
I punti chiave…
- crollo delle criptovalute generale, proprio mentre l’Italia registrava una maggiore diffusione;
- in calo Bitcon del 10%, ora vale 52 mila dollari e mezzo;
- batosta pesante anche per Ethereum che scende del 14%.