Crisi Deutsche Bank: aiuti di stato mascherati o vera soluzione di mercato?

Il salvataggio di Deutsche Bank passerà per le grandi aziende tedesche? Così dicono i rumors, ma allora chiediamoci se avranno in cambio qualcosa dal governo di Berlino. Sarà un bail-out mascherato?
8 anni fa
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Deutsche Bank giù sui mercati

 

 

Piano Deutsche Bank solo di mercato?

Ma siamo sicuri che si tratti di un’operazione di mercato a tutti gli effetti? La stessa stampa tedesca scrive che il governo di Berlino sarebbe al corrente dei colloqui in corso tra i manager del Dax e la Deutsche Bank e che gradirebbe la cosa. Nulla di male fin qui. Domanda: e perché mai le grandi imprese tedesche dovrebbero accollarsi il peso di una maxi-ricapitalizzazione, quando la banca viene considerata dagli organismi internazionali la più grande minaccia finanziaria potenziale del pianeta? Alla base del loro interesse vi sono solo valutazioni economico-finanziarie di mercato?

Così come il governo Renzo ha spacciato quella del fondo Atlante come un’operazione di mercato, salvo orchestrarla con frequenti riunioni al Tesoro tra i vertici bancari, non è che Frau Merkel stia a sua volta mettendo in piedi un piano di salvataggio pubblico, ma schermato da una ricapitalizzazione privata, tranne scoprire in seguito che lo stato sosterrà in qualche modo le aziende, che avranno immesso capitali nella banca? (Leggi anche: Banche: arriva Atlante, ma non chiamatelo mercato)

Cosa avranno in cambio le aziende tedesche?

Se Berlino aiutasse domani coloro che aiutano oggi Deutsche Bank, sarebbe di fatto un salvataggio indiretto, ma che coinvolgerebbe ugualmente il denaro dei contribuenti tedeschi.

La Germania farebbe il contrario di quanto va sostenendo da anni, prendendo in giro i suoi stessi concittadini, oltre che i partner stranieri. Il dubbio è più che lecito, sapendo che il governo tedesco dispone di un margine di oltre 30 miliardi nei suoi conti pubblici, contrariamente agli altri paesi dell’Eurozona. Quest’anno chiuderà con un attivo di bilancio dell’1,2% del pil, cosa che consente alla cancelliera di potere, ad esempio, tagliare le tasse ad hoc per le aziende che spenderanno quattrini per tirare fuori dai pasticci Deutsche Bank.

Occhio, quindi, non tanto alle operazioni di facciata, che verosimilmente saranno attuate in maniera irreprensibile, bensì alla contropartita garantita dal governo tedesco ai “capitani coraggiosi di Germania”.

Non vorremmo scoprire che Berlino taglierà le tasse “ad personas”, fingendo di andare incontro alle nostre richieste di minore austerità, ma ancora una volta trovando il modo di rispondere a un suo specifico interesse nazionale. (Leggi anche: Flessibilità contro austerità: alla fine taglieremo le tasse ai tedeschi)

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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