Crisi euro, Draghi responsabile del lassismo fiscale nell’Eurozona

Mario Draghi è oggi il principale responsabile del lassismo fiscale in paesi come Italia, Francia e Spagna. La sua politica monetaria ha disincentivato ogni forma di risanamento e le riforme pro-crescita.
8 anni fa
3 minuti di lettura

Nella mattinata di oggi, i BTp a 5 anni hanno toccato un nuovo rendimento minimo record dello 0,19%. E al momento, i decennali si attestano in prossimità dei minimi storici, all’1,12%. Eppure, l’Italia è il secondo paese con il maggiore rapporto tra debito pubblico e pil (133%) d’Europa dopo la Grecia, non mostra alcun segnale di crescita sostanziale, nonostante il suo pil sia inferiore a quello del 2007 di quasi il 9% e non è nemmeno uscita dalla deflazione strisciante degli ultimi mesi.

Tutto questo quadro già negativo si arricchisce di una crisi politica incombente con il referendum costituzionale e di richieste di nuova flessibilità per i conti pubblici, avanzata dal governo Renzi a Bruxelles, dopo non avere centrato già i target fiscali nell’ultimo biennio, avendo usufruito a piene mani della linea permissiva della Commissione Juncker.

Lassismo fiscale diffuso

E la Francia non dovrebbe essere in grado di abbassare il deficit sotto il 3% nemmeno nel 2017 (anno elettorale), dopo che tra il 2007 e il 2011 ha registrato un disavanzo medio annuo del 5% e del 4% nell’ultimo quinquennio. E che dire della Spagna, senza governo da 8 mesi, forse avviata a celebrare le terze elezioni politiche in meno di un anno, il che puzza di ridicolo. Nonostante una crescita più che soddisfacente (intorno al 3%), i conti pubblici di Madrid restano negativi e il deficit non ne vuole sapere di scendere sotto il 3%.

Queste grandi economie dell’Eurozona hanno dalla loro la scusante della flessibilità, necessaria per crescere e per fare le famose riforme strutturali, tipicamente costose nel breve periodo, anche sotto il profilo della sostenibilità politica.

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

BTP scadenza 2021, 2026 e CCTeu 2023: giù i rendimenti, risultati definitivi collocamento

Articolo seguente

Lavorare in Germania: ecco le professioni più richieste