Crisi euro, Draghi responsabile del lassismo fiscale nell’Eurozona

Mario Draghi è oggi il principale responsabile del lassismo fiscale in paesi come Italia, Francia e Spagna. La sua politica monetaria ha disincentivato ogni forma di risanamento e le riforme pro-crescita.
8 anni fa
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Crisi spread

Vi ricordate quale fosse la situazione nel 2011, ai tempi della crisi dello spread, che portò alle dimissioni l’allora premier Silvio Berlusconi? Bastò un tentennamento su un lungo elenco di 39 riforme richieste dalla BCE, perché si scatenasse l’inferno sui mercati finanziari, lo spread BTp-Bund a 10 anni schizzasse vicino quota 600 punti base e i rendimenti dei nostri bond sovrani esplodessero, facendo temere l’imminente mancato accesso dell’Italia ai mercati per rifinanziare il debito in scadenza.

Sull’onda del panico, a Roma arrivò il commissariamento di fatto ad opera del Prof Mario Monti, che con il sostegno quasi unanime del Parlamento italiano effettuò tagli dolorosi della spesa pubblica e aumenti altrettanto duri delle imposte. Cercò anche di varare qualche riforma pro-crescita, ma il tempo gli fu breve.

I passi di Draghi negli ultimi anni

Non vogliamo esprimere alcun giudizio su questa controversa fase politica del nostro paese, ma intendiamo evidenziare come in quegli anni, tutti i governi europei ci tenessero a mostrarsi fiscalmente responsabili, anche al costo di risultare impopolari. L’esperienza durò poco, perché quando i mercati hanno smesso di bombardare i titoli di stato dell’Eurozona, ha prevalso l’azzardo morale, non la responsabilità.

Era l’estate del 2012 e il governatore della BCE, Mario Draghi, dovette intervenire nel corso di una seduta altamente drammatica, avvertendo che avrebbe fatto di tutto per salvare l’euro (“whatever it takes”) e annunciando l’imminente varo di un piano anti-spread (OMT), di fatto mai applicato. Le tensioni finanziarie iniziarono a rientrare, i rendimenti sovrani a scendere e gli spread a stringere.

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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