Lassismo fiscale è frutto del QE
Da qui, la flessibilità richiesta a ogni piè sospinto dal governo Renzi, il rifiuto di quasi ogni tipo di riforma e di risanamento in Francia, l’irresponsabilità politica in Spagna e gli occhi benevoli dei commissari verso i paesi che disattendono i patti.
Il tanto vituperato governo Berlusconi lasciò l’Italia con un deficit al 3,9%, che nel corso del triennio successivo scese ad appena il 3% e oggi si attesta verosimilmente tra il 2,5% e il 3%. Altro che risanamento, sono avvenuti solo piccoli aggiustamenti. Ma mentre 5 anni fa si respirava l’urgenza di un cambio di rotta, oggi s’invoca il diritto di fare ancora più debiti, pur avendone accumulati nel frattempo per quasi 330 miliardi.