Crisi europea: non solo Brexit, ecco le cause dello sfascio della UE

La Brexit non è la causa della crisi europea, che risale ormai negli anni. Potrebbe essere, però, l'inizio di un più vasto terremoto.
8 anni fa
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Emergenza immigrazione e Grexit, errori fatali

Che dire della gestione fallimentare dell’emergenza immigrazione e profughi, oltre che della minaccia del terrorismo? La risposta dei commissari al boom di consensi di partiti marcatamente xenofobi è stata sempre la stessa: serve l’accoglienza. Fino a pochi giorni fa, il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, spiegava come un continente da mezzo miliardo di persone non dovrebbe avere difficoltà ad ospitare due milioni di nuovi individui. Numeri, che cozzano contro sentimenti diffusi e le realtà urbane e non di tutto il Vecchio Continente.

L’apice del discredito è stato raggiunto lo scorso anno, quando la lotta serrata tra Bruxelles e Atene ha portato quest’ultima sull’orlo del default e dell’uscita dall’euro (Grexit). Disorientati, milioni di europei hanno compreso l’incapacità delle istituzioni comunitarie di far fronte alle crisi.

UE è germano-centrica?

Alla base della rivolta di un numero crescente di popoli e di governi contro l’establishment europeo c’è la sensazione che il loro futuro sia sempre più nelle mani di burocrati lontani dalla realtà in cui vivono e che la sovranità nazionale degli stati sia stata ceduta a organismi, che sembrano rispondere solamente ai diktat tedeschi.

Ed è proprio questo il vero nodo da sciogliere nei prossimi mesi e anni: la UE è una costruzione a guida tedesca? E se sì, gli altri stati ci staranno o preferiranno prenderne le distanze come Londra con la Brexit? Una soluzione realmente alternativa non esiste. La Germania è oggi il paese che maggiormente personifica i paradigmi su cui si regge Bruxelles, come il rigore fiscale, una politica monetaria ortodossa e una tendenza sempre più solida all’apertura dei commerci con il resto del mondo.

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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