Euro è freno alla crescita?
Ma è l’euro a farci male? Ebbene, analizzando i 31 paesi europei ed effettuata una distinzione tra membri dell’Eurozona e stati agganciati all’euro per il tramite di un “peg” da una parte e paesi con tassi di cambio fluttuanti, si scopre che le ultime dieci posizioni, in termini di performance di crescita dal 2007 ad oggi, spettano ai primi, mentre le prime dieci posizioni sono ripartite in parti uguali: 5 a 5. Teniamo presente, però, che i paesi dell’area euro o agganciati all’euro sono 21 sui 31 esaminati e, quindi, statisticamente dovrebbero occupare i due terzi delle prime, così come delle ultime 10 posizioni, mentre sono presenti al 50% tra le prime e al 100% tra le ultime.
Difficile interpretare queste cifre come l’evidenza provata che la moneta unica sarebbe un freno per la crescita, anche se certamente non depongono in suo favore.