Il 15 marzo scorso DPS Group ha dichiarato il proprio fallimento. Cosa c’entra con Trony? DPS Group è un socio di GRE (Grossisti Riuniti Elettrodomestici), che da 21 anni ha in mano l’azienda Trony. Il fallimento di DPS Group arriva dopo un anno di crisi profonda, durante il quale sono stati chiusi più di 40 negozi in tutta Italia (43 per l’esattezza). La chiusura dei punti vendita ha comportato l’inattività di 500 persone su tutto il territorio nazionale, persone che si sono ritrovate senza un lavoro dall’oggi al domani.
Amazon piglia tutto
Lasciando per un attimo da parte le geniali intuizioni di Jeff Bezos (non ultimo l’orologio che promette di restare attivo per i prossimi diecimila anni), l’impatto che Amazon ha avuto sui negozi fisici di elettronica è stato devastante. Sono sempre di più le persone che si affidano al mondo online per acquistare gli ultimi prodotti tecnologici, come smartphone, tablet e computer. Online, il primo nome che viene in mente per l’acquisto di prodotti tech è proprio Amazon. E a rimetterci sono i negozi fisici.
Footlocker chiude 110 punti vendita: è ancora crisi del settore retail
Non solo Trony
Un altro gigante in difficoltà nel nostro Paese è Mediaworld, che di recente ha previsto la chiusura dei negozi di Grosseto e Milano Stazione Centrale. Oltre a Mediaworld, in difficoltà anche Galimberti e Castoldi (entrambi sotto il marchio Euronics), i quali – secondo quanto riportato dal sito Economyup, avrebbero chiesto la possibilità di accedere al concordato preventivo in continuità. Ad oggi, l’unica mosca bianca del panorama italiano resta Unieuro. Se Amazon confermerà il suo dominio nel settore dell’e-commerce e continuerà ad espandere la propria influenza all’interno dei negozi fisici, si prospetterebbero tempi molto duri per le tradizionali aziende di elettronica e informatica.
Leggi anche: Amazon cambia le tariffe per le spedizioni veloci: ecco cosa cambia e quanto costano
Per informazioni e comunicati stampa scrivete a [email protected]