Referendum anti-Maduro accresce probabilità default
In piena campagna referendaria, infatti, il governo non potrebbe permettersi di imporre nuovi sacrifici alla popolazione. Per questo, è molto probabile che i pochi dollari rimasti nelle riserve della banca centrale siano utilizzati prioritariamente per le importazioni di beni primari, sacrificando così i pagamenti dei debiti.
Ad oggi è accaduto esattamente il contrario e non possiamo nemmeno escludere che il referendum venga evitato o che sia celebrato solo l’anno prossimo. Al contempo, però, altri mesi in queste condizioni appaiono poco sostenibili da parte della popolazione. Il rischio di rivolte di massa cresce, tanto che persino l’amministrazione americana sta cercando di mediare tra il governo e le opposizioni, al fine di trovare una soluzione pacifica a una crisi, che sembra giungere al culmine, dopo essere sfuggita di mano a Maduro.
Intanto, sul Dicom, la nuova piattaforma valutaria semi-libera, tra bolivar e dollaro il cambio è arrivato a 607, mentre sul mercato viaggia sopra i 1.070.
Un avvicinamento abbastanza consistente tra i due valori, rispetto a poche settimane fa, che non scalfisce, però, il mercato illegale, a causa della quantità irrisoria di dollari ottenibili sul mercato ufficiale.