C’è fame e il popolo venezuelano perde peso
La situazione è drammatica. Nel paese manca di tutto, non si riesce a fare la spesa e si è costretti ogni giorno a lunghe ore di fila davanti ai supermercati per avere almeno la speranza di trovare qualche prodotto indispensabile per cucinare. Secondo il Venezuela Living Conditions Survey, l’81% delle famiglie vivrebbe in condizioni di povertà, percentuale salita dal 75,6% del 2015. E il 74,3% della popolazione avrebbe perso mediamente 8,3 chili di peso nel 2016, a causa della malnutrizione.
Se i prezzi del petrolio dovessero indebolirsi o se la produzione nazionale dovesse continuare a diminuire, com’è accaduto negli ultimi tempi per via degli scarsi investimenti effettuati dalla compagnia statale PDVSA, la crisi delle riserve diverrebbe ancora più drammatica, rendendo quasi obbligata la via del default, che Caracas ha ad oggi evitato a ogni costo, anche accettando l’idea che gran parte dei propri cittadini dimagrisca non per scelta, bensì per fame. In alternativa, il governo di Nicolas Maduro dovrebbe almeno accettare la svalutazione del bolivar, che al cambio ufficiale vale ancora 430 volte il suo tasso di mercato. (Leggi anche: Crisi Venezuela, perché Maduro si ostina a non dichiarare default?)