Seduta drammatica, la seconda peggiore di sempre nella storia del Giappone per la Borsa di Tokyo. L’indice Nikkei-225 crolla del 12,9% al termine della prima giornata di contrattazioni della settimana. Peggio aveva fatto solamente nell’ottobre del 1987. Un capitombolo provocato dal collasso di società come Toyota (-11%) e Honda (-13,4%). Il crac arriva dopo che la Banca del Giappone aveva alzato a sorpresa i tassi di interesse per la seconda volta, portandoli allo 0,25% e prospettando ulteriori aumenti. L’istituto ha altresì dimezzato gli acquisti di bond mensili.
Warren Buffett vende azioni Apple e si tiene liquido
Ma dietro al crollo della Borsa di Tokyo di questa mattina (ore italiane) si cela il rischio recessione negli Stati Uniti. I dati sul lavoro negli Stati Uniti a giugno segnalano qualche scricchiolio. E il comparto tech inizia a vacillare a Wall Street dopo anni di corsa sfrenata delle sue azioni. Ad esempio, Nvidia perde oltre il 20% dai massimi del 10 luglio scorso. E c’è Apple a preoccupare il mercato più di tutte. La società più capitalizzata al mondo (3.340 miliardi di dollari in borsa) perde circa 235 miliardi in meno di tre settimane.
Sulle azioni Apple è arrivata venerdì scorso una batosta niente di meno che da uno dei suoi principali investitori. Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha ridotto le esposizioni di quasi il 13% in un trimestre, al contempo aumentando la liquidità da 189 a 277 miliardi di dollari. Il celeberrimo “oracolo di Omaha” detiene adesso un portafoglio concentrato sulle azioni Apple al 40%, meno di quasi il 50% a fine marzo. Che abbia fiutato rischi per Cupertino e tutto il settore tecnologico, comprese le realtà come Nvidia più strettamente legata all’Intelligenza Artificiale?
Borsa di Tokyo paventa crisi mondiale
Il crollo della Borsa di Tokyo anticipa una seduta difficile per la stessa Europa.