CSpay è la soluzione per integrare l’e-commerce con le crypto

Crypto Smart ha da poco annunciato una nuova iniziativa per consentire ai possessori di crypto come Bitcoin di pagare per gli acquisti online
3 anni fa
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Come funziona CSpay

Bitcoin non si è rivelato nell’immediato un token digitale adatto ai pagamenti per il semplice fatto che lo possedevano in pochi fino a poco tempo fa. Adesso, però, il mercato delle crypto è costituito da oltre 200 milioni di utenti nel mondo. Ed è così che in Italia, Crypto Smart (www.cryptosmart.it) ha lanciato la piattaforma CSpay, una rivoluzione nell’ambito dei pagamenti per gli acquisti online.

In cosa consiste? Nella possibilità di pagare direttamente con una delle “criptovalute” trattate dall’exchange.

CSpay è compatibile con tutte le principali piattaforme e-commerce: Drupal, Shopify, Woo Commerce, Magento e Shopware. Il negozio che aderisce all’iniziativa non paga alcunché, perché le commissioni ricadono solamente sull’acquirente.

Questi dovrà, anzitutto, selezionare il token con cui intende effettuare il pagamento tra Bitcoin, Litecoin, Dogecoin ed Ethereum. A questo punto, la piattaforma presenta l’indirizzo a cui inviare la “criptovaluta” sia in formato testuale che in Qrcode. Dopo la validazione da parte della “blockchain” (la tecnologia sottesa ai Bitcoin ed altri token), CSpay darà conferma dell’avvenuto trasferimento.

CSpay, come usare le crypto per pagare online

A questo punto, il venditore si ritrova con la “criptovaluta” depositata nel suo “wallet” presso Crypto Smart. Esso può decidere se tenerla o convertirla in euro anche all’istante per l’importo ricevuto. Può altresì chiedere a Crypto Smart di accreditare tale somma sul proprio conto corrente collegato tramite bonifico. L’integrazione tra CSpay e le piattaforme di e-commerce avviene in pochi minuti. I tecnici di Crypto Smart sapranno guidarti nel processo.

Perché CSpay è importante per i merchant? La piattaforma consente a chi è attivo nel panorama delle vendite online di ampliare la base della propria clientela. Data la diffusione mondiale delle crypto, sarebbe un ottimo biglietto da visita verso i potenziali acquirenti stranieri. Tenete conto che nel mondo esistono diverse economie per le quali token come Bitcoin non sono un “capriccio”, bensì una possibile ancora di salvezza dalla perdita del potere d’acquisto.

Prendete i turchi. Ieri pomeriggio, si sono ritrovati con un tasso di cambio contro il dollaro a quasi 18. La lira turca perde quest’anno poco meno del 60%. Immaginate se all’inizio dell’anno un risparmiatore turco avesse investito in Bitcoin 100.000 lire, che al tasso di cambio di allora erano pari a circa 13.460 dollari. Con quella cifra, avrebbe potuto acquistare 0,46 Bitcoin. Ieri, un Bitcoin valeva circa 46.000 dollari. Pertanto, 0,46 Bitcoin valevano sui 21.150 dollari. L’investitore in questione avrebbe ottenuto in meno di un anno un guadagno in dollari del 57%. Se volesse convertire il capitale in valuta locale, avrebbe adesso sulle 377.750 lire, quasi quattro volte il valore investito. Difficilmente, però, vorrebbe riprendersi le lire. Con ogni probabilità si terrebbe il Bitcoin o i dollari. Nel primo caso, si metterebbe a caccia di beni da acquistare su internet. E i merchant che utilizzassero CSpay si ritroverebbero a soddisfare una domanda globale crescente.

 

 

 

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