CU/2024 autonomi, scadenza 31 ottobre: sanzioni e correzioni per non commettere errori

Il 31 ottobre 2024 è la scadenza ultima per l'invio delle Certificazioni Uniche (CU/2024) relative ai redditi da lavoro autonomo
2 mesi fa
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scadenze cu
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Il 31 ottobre 2024 rappresenta una data cruciale per i sostituti d’imposta. Devono inviare all’Agenzia delle Entrate le Certificazioni Uniche (CU/2024), relativa ai redditi esenti e ai redditi da lavoro autonomo per l’anno d’imposta 2023. Per le CU/2024 riferite a lavoratori dipendenti e pensionati, e per quelle indispensabili alla predisposizione del 730/2024 precompilato, invece, ricordiamo che la scadenza è giù passata. Era il 16 marzo 2024, che essendo sabato è slittato al giorno 18.

Ricordiamo anche che, a prescindere dal contenute della Certificazione Unica, la consegna al lavoratore/collaboratore doveva avvenire entro il 18 marzo scorso.

Visto che, come detto, il 16 marzo un sabato.

Le cadenze per l’invio delle CU/2024 autonomi e redditi esenti

Per le CU/2024 che contengono solo redditi esenti o di lavoro autonomo, il termine per l’invio all’Agenzia delle Entrate, dunque, è posticipato al 31 ottobre 2024. Una data che coincide con la scadenza per la presentazione del Modello 770/2024. Questo significa che i sostituti d’imposta hanno più tempo per completare l’adempimento rispetto alle CU necessarie per il 730/2024 precompilato.

Le normative vigenti sono chiare quando si tratta di ritardi o errori nella trasmissione delle Certificazioni Uniche. La legge sulla sanzioni per le CU (comma 6 quinquies, articolo 4 del DPR n. 322/1998) non prevede la possibilità di sanare una tardività nell’invio delle CU. A differenza, invece, di quanto avviene per la Dichiarazione dei redditi tardiva, per cui è possibile una correzione entro 90 giorni senza conseguenze particolarmente pesanti. Per le CU omesse, tardive o errate, infatti, è prevista una sanzione standard di 100 euro per ciascuna certificazione, con un tetto massimo di 50.000 euro per anno e per ciascun sostituto d’imposta.

Come ridurre la sanzione

Tuttavia, nel caso di errori commessi nella compilazione della CU, la normativa prevede una riduzione delle sanzioni, a patto che tali errori vengano corretti entro determinati termini. Se una CU viene trasmessa entro la scadenza ordinaria, ma contiene errori, e la correzione viene inviata entro cinque giorni dalla scadenza stessa, non verrà applicata alcuna sanzione.

Questo fornisce una certa flessibilità ai sostituti d’imposta, che possono evitare di correre in costi aggiuntivi semplicemente correggendo rapidamente eventuali imprecisioni.

Ad esempio, se si invia una CU/2024 autonomi entro il 31 ottobre 2024 e si scoprono degli errori il 2 novembre, si potrà inviare una versione corretta entro il 5 novembre senza incorrere in sanzioni. In questo modo, si ha un piccolo margine di manovra per correggere eventuali inesattezze senza dover affrontare conseguenze economiche.

Se invece la CU errata viene corretta e trasmessa oltre i cinque giorni successivi alla scadenza ordinaria, ma entro 60 giorni, la sanzione sarà ridotta a un terzo di quella iniziale, ossia 33,33 euro per ciascuna certificazione errata, con un limite massimo di 20.000 euro per anno e per ciascun sostituto d’imposta. Anche per le CU, i sostituti d’imposta possono avvalersi del ravvedimento operoso CU (Circolare n. 12/E del 2024), una procedura che permette di ridurre ulteriormente le sanzioni, pagando una cifra minore rispetto a quanto inizialmente previsto dalla legge.

CU/2024: l’importanza di rispettare la scadenza

È chiaro che per i redditi esenti e per i redditi da lavoro autonomo, come quelli certificati nella CU/2024 autonomi, la scadenza del 31 ottobre 2024 rappresenta un passaggio fondamentale nel calendario fiscale. La trasmissione tempestiva delle certificazioni all’Agenzia delle Entrate non solo permette di rispettare la legge, ma anche di evitare di incorrere in pesanti sanzioni economiche che possono impattare significativamente sui bilanci aziendali o personali dei sostituti d’imposta.

Il sistema di riduzioni sanzionatorie in caso di correzioni tempestive fornisce una certa tutela a chi, nonostante la buona fede, commette errori durante la compilazione o l’invio delle CU. Tuttavia, è importante che tali correzioni vengano effettuate rapidamente, per non superare i termini previsti e incorrere in sanzioni ridotte.

Riassumendo

  • La scadenza per inviare le CU/2024 autonomi e redditi all’Agenzia delle Entrate è il 31 ottobre 2024.
  • Le sanzioni per CU omesse, tardive o errate sono 100 euro per certificazione, massimo 50.000 euro.
  • Errori correttivi entro 60 giorni ridurre la sanzione a un terzo, 33,33 euro.
  • Le CU errate trasmesse entro cinque giorni dalla scadenza non comportano sanzioni.
  • Ravvedimento operoso disponibile per ridurre le sanzioni in caso di errori.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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