Sta suscitando clamore il caso sull’errore nel cumulo contributi che è costato la pensione ad un perito assicurativo. La sua storia ha fatto il giro del web: la buona notizia è che forse l’intervento dell’Inps porterà ad una soluzione.
Contributi da dipendente e autonomo: le regole per il cumulo
Sono molte le persone che in Italia, durante la carriera lavorativa, proprio come il signor Cola, protagonista suo malgrado di questa vicenda, hanno versato i contributi sia nel Fondo Pensioni dei Lavoratori dipendenti sia nella Gestione separata ma che in nessuna delle due gestioni previdenziali raggiungono i requisiti minimi per l’accesso alla pensione.
Quale possibile soluzione quindi per evitare questo paradosso?
La strada consigliata dall’Inps, dopo la disamina del caso, è quella di non richiedere il rinnovo dell’assegno ordinario alla prossima scadenza naturale della prestazione, prevista per il prossimo gennaio 2019. In questo modo il signor Cola, ma ovviamente come lui anche tutti i lavoratori che si trovano in una situazione analoga, potranno sfruttare gli anni di contributi versati nelle diverse casse.
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