In arrivo dall’Agenzia delle Entrate nuove comunicazioni di compliance (adempimento spontaneo) per i contribuenti. Destinatari sono coloro che, a seguito degli opportuni controlli da parte dell’Amministrazione finanziaria, risultano aver commesso anomalie dichiarative avente ad oggetto attività finanziaria detenute all’estero e gli eventuali redditi percepiti in relazione a tali attività.
L’anno d’imposta inquisito è il 2018 (quindi, Dichiarazione redditi 2019).
Il contenuto della comunicazione dell’Agenzia Entrate: cosa fare
La comunicazione inviata dall’Agenzia delle Entrate (disponibile anche nel “cassetto fiscale” del contribuente), contiene le seguenti informazioni:
- codice fiscale, cognome e nome del contribuente
- numero identificativo della comunicazione e anno d’imposta
- codice atto
- descrizione della tipologia di anomalia riscontrata, che può riguardare gli obblighi di monitoraggio fiscale e/o l’indicazione degli imponibili relativi ai redditi di fonte estera
- possibilità per il destinatario di verificare i dati di fonte estera che lo riguardano, accedendo alla sezione “l’Agenzia scrive” del proprio Cassetto fiscale
- istruzioni (contenute in un apposito allegato) circa gli adempimenti necessari per regolarizzare la propria posizione, avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso
- invito a fornire chiarimenti e idonea documentazione, prioritariamente tramite il canale di assistenza CIVIS, nel caso in cui il contribuente ravvisi inesattezze nelle informazioni pervenute dalle Amministrazioni estere o abbia già assolto gli obblighi dichiarativi per il tramite di un intermediario residente.
Laddove, il contribuente che riceve la comunicazione, si ritrovi con quanto contestatogli, questi può mettersi in regola spontaneamente presentando una Dichiarazione redditi 2019 “integrativa” e versando la maggiore imposta dovuta ricorrendo al ravvedimento operoso.
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