Pronti, partenza e via. Si apre oggi il collocamento di Cassa depositi e prestiti (CDP) per il bond retail a 6 anni (ISIN: IT0005568719). Le prenotazioni saranno possibili dalle ore 9 di questa mattina fino alle ore 13 di giorno 27 novembre. L’emittente si riserva la facoltà di procedere alla chiusura anticipata nel caso in cui gli ordini superassero l’ammontare massimo dell’offerta, fissato a 1,5 miliardi di euro. Questo potrà essere innalzato fino a 2 miliardi di euro. Responsabili sia del collocamento che coordinatori dell’offerta sono Banca Intesa Sanpaolo e Unicredit.
Potranno prenotare il bond CDP solamente le persone fisiche residenti sul territorio nazionale, vale a dire gli investitori individuali. Si tratta di un’obbligazione riservata sostanzialmente alle famiglie. E’ la terza del genere nella storia dell’ente. La prima fu emessa nel marzo del 2015 per 1,5 miliardi di euro e la seconda nel 2019 per il medesimo importo. In entrambi i casi, l’offerta fu innalzata durante il collocamento di 500 milioni di euro e questi fu chiuso in anticipo dopo appena cinque giorni. Non appare inverosimile che accada lo stesso anche stavolta.
Durata e cedole dell’obbligazione
Quali sono le caratteristiche salienti del nuovo bond CDP. Anzitutto, ha una durata di sei anni. Arriverà a scadenza in data 4 dicembre 2029, giorno in cui avverrà il rimborso dell’intero capitale nominale. Per i primi tre anni, la cedola lorda è fissa e pari al 5%. Dal quarto al sesto anno, la cedola sarà variabile e pari all’Euribor a 3 mesi più un margine minimo dello 0,90%. Entro cinque giorni dalla fine del collocamento l’emittente comunicherà il margine definitivo, che potrà confermare il minimo già annunciato o eventualmente solo aumentarlo.
La corresponsione delle cedole per l’intera durata del bond CDP sarà con cadenza trimestrale.
Rivendita bond CDP possibile sul MoT
Il taglio minimo acquistabile è di soli 1.000 euro. Come i titoli di stato, anche i bond CDP sono sottoposti ad una tassazione di favore. I relativi rendimenti pagano il 12,50%, anziché il 26% previsto per la generalità dei redditi di natura finanziaria. Successivamente al collocamento, il titolo sarà negoziabile sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana. Questo significa che sarà relativamente facile rivenderlo prima della scadenza. Nel caso, tuttavia, l’investitore si esporrà al rischio di quotazione. Il prezzo di mercato potrà risultare inferiore, pari o superiore al prezzo di acquisto. Nel primo scenario si subirebbero perdite in conto capitale.