Da ottobre assegno unico potenziato: nuove maggiorazioni in arrivo

Da ottobre 2024 l'assegno unico aumenta, offrendo maggiori aiuti economici a famiglie numerose, genitori vedovi e lavoratori scolastici
3 giorni fa
3 minuti di lettura
Assegno unico per i figli
Foto © Licenza Creative Commons

A partire da ottobre, l’Assegno Unico subirà un incremento significativo, apportando un maggiore sostegno economico alle famiglie italiane. Questa evoluzione, promossa dall’INPS, è volta ad ampliare il supporto finanziario già esistente.

Si prevedono nuove maggiorazioni per specifiche categorie di famiglie e lavoratori. In particolare, l’adeguamento prevede aumenti che possono raggiungere fino a 100 euro, a seconda delle condizioni del nucleo familiare e della richiesta di specifiche maggiorazioni.

Chi può beneficiare dell’aumento dell’Assegno Unico?

L’ampliamento della platea di beneficiari è una delle principali novità, poiché includerà ulteriori categorie di famiglie e lavoratori che in precedenza non avevano accesso a determinati aumenti.

L’obiettivo è di garantire un aiuto più esteso alle famiglie, soprattutto in un contesto economico che vede molte persone affrontare difficoltà finanziarie. Il nuovo Assegno Unico tiene conto di diverse variabili, come il numero di figli, la condizione lavorativa, la presenza di figli con disabilità e l’età dei genitori.

Le famiglie con un Isee basso e specifiche situazioni lavorative, come ad esempio i genitori vedovi o i lavoratori scolastici, potranno contare su un sostegno più corposo a partire da ottobre. Questo cambiamento rappresenta un passo avanti significativo nella politica di supporto alle famiglie italiane, cercando di alleviare le difficoltà economiche in modo mirato e differenziato.

Le attuali maggiorazioni dell’assegno unico

Accanto all’importo base, che è strettamente legato all’Isee, l’INPS riconosce una serie di maggiorazioni specifiche in base a particolari situazioni familiari. Tra queste spiccano:

  • Maggiorazione del 50% per i figli di età inferiore a un anno: Questa misura è pensata per fornire un aiuto più sostanziale alle famiglie con neonati, considerati uno dei gruppi più vulnerabili per quanto riguarda le necessità economiche.
  • Maggiorazione del 50% per famiglie con almeno tre figli di età compresa tra uno e tre anni: Questa agevolazione è riservata a quei nuclei familiari che possiedono un Isee pari o inferiore a 40.000 euro, rappresentando un incentivo per le famiglie numerose in questa fascia di reddito.
  • Maggiorazione del 50% per famiglie con almeno quattro figli: In questo caso, l’aumento riguarda tutte le famiglie che raggiungono questo numero di figli a carico, indipendentemente dall’Isee.
  • Maggiorazioni per figli disabili: L’entità dell’aumento varia in base alla gravità della disabilità, fornendo un supporto finanziario differenziato alle famiglie che affrontano costi aggiuntivi legati all’assistenza e alle cure necessarie per i figli con disabilità.
  • Aumento per le madri con meno di 21 anni: Alle giovani madri viene riconosciuto un incremento di 20 euro per ogni figlio, un aiuto pensato per sostenere le famiglie più giovani che possono avere difficoltà maggiori a conciliare le spese familiari con l’occupazione o la formazione.
  • Maggiorazione per i nuclei vedovili: Un ulteriore supporto viene esteso ai genitori vedovi, che riceveranno una maggiorazione per un periodo massimo di cinque anni dall’evento luttuoso. Questo aiuto è concepito per alleviare il peso economico sulle famiglie monogenitoriali che spesso si trovano a gestire spese importanti con un solo reddito.

Ricordiamo che l’importo dell’assegno varia in base all’Isee: quanto più basso è il reddito familiare, tanto più alto sarà il beneficio economico.

Chi non presenta un Isee aggiornato, infatti, riceverà la quota minima di sostegno, pari a 57 euro per figlio. Per l’assegno unico 2025 potrebbero arrivare cambiamenti. Su tavolo, tra le proposte, quello di non erogare per nulla l’assegno unico a chi non presenta ISEE e a chi presenta ISEE oltre 45.000 euro.

Aumento assegno unico: sostegno per genitori vedovi e lavoratori scolastici

Tra le novità più rilevanti troviamo l’estensione della maggiorazione di 32,40 euro al mese, inizialmente riservata solo ai genitori lavoratori, anche ai genitori vedovi con figli a carico. Questa misura è stata progettata per alleggerire il peso economico delle famiglie che hanno subito la perdita di un coniuge.

Condizione che spesso comporta una drastica riduzione del reddito familiare. Per poter beneficiare di questa maggiorazione, è necessario che il coniuge deceduto fosse impiegato al momento della morte e che il decesso sia avvenuto entro cinque anni dalla richiesta.

Un altro gruppo che potrà beneficiare dell’aumento dell’Assegno Unico è costituito dal personale scolastico. A partire dall’inizio dell’anno scolastico, insegnanti, personale amministrativo e ATA avranno diritto a richiedere l’integrazione economica. Si stima che migliaia di lavoratori del settore educativo potranno accedere a questi nuovi benefici.

Per accedere a queste maggiorazioni, sarà fondamentale presentare una domanda attraverso il portale online dell’INPS, utilizzando il servizio dedicato all’assegno unico. In alternativa, le famiglie possono rivolgersi ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF) o ai patronati per ricevere assistenza nella compilazione della richiesta. L’aspetto cruciale per ottenere l’Assegno Unico maggiorato è avere un’attestazione Isee aggiornata, indispensabile per calcolare correttamente l’importo spettante.

Riassumendo

  • L’Assegno Unico aumenta da ottobre, offrendo maggiori benefici a famiglie con requisiti specifici.
  • Le maggiorazioni includono incrementi fino al 50% per figli piccoli, disabili o famiglie numerose.
  • Genitori vedovi ricevono un sostegno aggiuntivo per cinque anni dalla perdita del coniuge.
  • Il personale scolastico può richiedere l’integrazione dell’Assegno Unico a partire dal nuovo anno scolastico.
  • L’importo dell’assegno dipende dall’Isee: più basso il reddito, maggiore il beneficio.
  • Richieste e aggiornamenti Isee devono essere presentati online tramite il sito INPS o assistenza CAF.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

sul tema FISCO

Volkswagen
Articolo precedente

Volkswagen dice stop alle auto economiche, prezzi in aumento

nuovo virus
Articolo seguente

Conti correnti a rischio con il nuovo virus SambaSpy, guardate che fa