Da quale settimana di gestazione si ha diritto alla 104

A partire da quale settimana di gestazione si ha diritto al riconoscimento delle agevolazioni previste dalla legge 104? Ecco cosa prevede la normativa vigente.
2 mesi fa
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gestazione 104
Foto © Pixabay

Da quale settimana di gestazione si ha diritto alla 104? Come canta Ron con il brano Joe temerario: “E se mio figlio sapesse già parlare mi direbbe tu, tu come stai stasera ti senti solo vuoi che resti con te?“.

Fin dal momento in cui una coppia scopre che a breve accoglieranno in casa un bambino si sentono già responsabile di colui, o colei, che stravolgerà inevitabilmente la loro vita. Diventare genitori è una tappa emozionante della propria esistenza, all’insegna dell’amore e anche del cambiamento.

Nessuno, d’altronde, può sapere a priori come sarà ricoprire il ruolo di mamma e papà.

Non esiste, purtroppo, un manuale di istruzioni da poter leggere quando ci sono delle difficoltà o dei dubbi da risolvere. Questo, però, non vuol dire che si debba fare tutto da soli. Quando è necessario, e possibile, ad esempio, può rivelarsi opportuno chiedere aiuto a persone di propria fiducia, come ad esempio i nonni. Ma non solo, anche lo Stato giunge spesso in aiuto delle famiglie con figli, attraverso misure di vario genere. Non parliamo solo di contributi economici come l’assegno unico universale per figli a carico. Ma anche di agevolazioni che aiutano a conciliare al meglio la vita privata con quella lavorativa.

Da quale settimana di gestazione si ha diritto alla 104

Ne sono un chiaro esempio i permessi legge 104. Grazie a questi, coloro che prestano assistenza a un familiare non autosufficiente possono usufruire di tre giorni di permessi al mese retribuiti. Frazionabili anche ad ore. Quest’ultimi possono essere richiesti anche dai genitori di bimbi nati prima della trentesima settimana di gestazione o con particolari patologie, tali d necessitare, ad esempio, alle dimissioni di determinati ausili come il saturimetro o nutrizione enterale.

Grazie alla legge 104, i genitori di bimbi prematuri possono beneficiare di diverse agevolazioni. Non solo i permessi retribuiti, ma anche ottenere un prolungamento del congedo parentale.

Nel caso in cui venga riconosciuto uno stato di disabilità grave del bambino, inoltre, i genitori possono richiedere il congedo straordinario retribuito per un periodo pari a massimo due anni nell’arco della carriera lavorativa. Per usufruire di tale misura, come spiegato sul sito dell’Inps:

“bisogna essere lavoratori dipendenti privati (anche part-time). La persona per la quale si chiede il congedo straordinario deve essere in situazione di disabilità grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104/92, riconosciuta dalla competente commissione medica integrata ASL/INPS, ma non deve essere ricoverata a tempo pieno (per le intere 24 ore) presso strutture ospedaliere o simili, pubbliche o private, che assicurino assistenza sanitaria continuativa”.

Agevolazioni sul posto di lavoro per i genitori di bimbi con legge 104

Oltre alle agevolazioni citate nel paragrafo precedente, i genitori di minori a cui è stata riconosciuta la legge 104 hanno il diritto di scegliere la sede di lavoro più vicina al domicilio. E di non essere trasferiti in un’altra sede senza il loro consenso. Come si evince dalla legge numero 114 dell’11 agosto 2014, infatti:

“Nell’ambito dei rapporti di lavoro di cui all’articolo 2, comma 2, i dipendenti possono essere trasferiti all’interno della stessa amministrazione o, previo accordo tra le amministrazioni interessate, in altra amministrazione, in sedi collocate nel territorio dello stesso comune ovvero a distanza non superiore a cinquanta chilometri dalla sede cui sono adibiti. Ai fini del presente comma non si applica il terzo periodo del primo comma dell’articolo 2103 del codice civile”. […] È  aggiunto, in fine, il seguente periodo: “Le disposizioni di cui al presente comma si applicano ai dipendenti con figli di età inferiore a tre anni, che hanno diritto al congedo parentale, e ai soggetti di cui all’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive modificazioni, con il consenso degli stessi alla prestazione della propria attività lavorativa in un’altra sede“.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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