Da Rottamazione ter a saldo stralcio: cosa succede se si salta la rata di luglio

Mancato pagamento della rata di fine luglio e passaggio da rottamazione ter a saldo e stralcio: quali possibilità per le imprese?
5 anni fa
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Buongiorno ho aderito alla rottamazione ter 30 aprile se non viene pagata la 1 rata 31 luglio e
successivamente passa il saldo stralcio per imprese è possibile aderire? 

Riportiamo di seguito la risposta al quesito proposto sulla rottamazione ter e il mancato pagamento della rata in scadenza a fine luglio per l’adesione al saldo stralcio per imprese.

RISPOSTA

Salve, i riferimenti normativi della c.d. rottamazione ter sono contenuti nel D.L. n. 119/2018
convertito con modificazione dalla Legge n. 136/2018.

L’art. 3, comma 14, del citato D.

L. recita la seguente dicitura:
“14. In caso di mancato ovvero di insufficiente o tardivo versamento dell’unica rata ovvero di una
di quelle in cui è stato dilazionato il pagamento delle somme di cui al comma 2 , la definizione non
produce effetti e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e decadenza per il recupero dei
carichi oggetto di dichiarazione. In tal caso, relativamente ai debiti per i quali la definizione non
ha prodotto effetti: a) i versamenti effettuati sono acquisiti a titolo di acconto dell’importo
complessivamente dovuto a seguito dell’affidamento del carico e non determinano l’estinzione del
debito residuo, di cui l’agente della riscossione prosegue l’attività di recupero; b) il pagamento
non può essere rateizzato ai sensi dell’articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica 29
settembre 1973, n. 602. 14 -bis . Nei casi di tardivo versamento delle relative rate non superiore a
cinque giorni, l’effetto di inefficacia della definizione, previsto dal comma 14, non si produce e non
sono dovuti interessi”.

Dal tenore letterale della previsione normativa, il Legislatore palesa chiaramente che il mancato,
insufficiente o tardivo pagamento della prima o unica rata entro il termine del 31 luglio 2019, causa
il non perfezionamento dell’adesione alla definizione agevolata con conseguente perdita dello
sgravio concesso ed impossibilità di richiedere future rateizzazioni.
Al comma 14-bis è lo stesso Legislatore a riconoscere la possibilità di effettuare il pagamento con
un liete ritardo non eccedente i cinque giorni.
Circa la possibilità di una nuova pace fiscale con la previsione di un saldo e stralcio che interessi
anche le imprese oltre che le persone fisiche, ancora nulla è stato deciso dal governo e le notizie,
spesso attendibili, sono soltanto quelle recepite dalla stampa specializzata.


Maggiori novità legislative in merito potrebbero, verosimilmente, essere contenute nella Legge di
Bilancio con un quadro più chiaro nei prossimi mesi.

A legislazione vigente, pertanto, il mancato pagamento della prima rate scadente il 31 luglio prossimo,
determinerebbe la decadenza dal beneficio della definizione agevolata con conseguente
impossibilità di chiedere in futuro piani di rateizzazione del suo debito con l’Agente della
Riscossione.
In conclusione, per rispondere al suo lecito quesito, non è possibile, ad oggi, prevedere con esattezza se, in caso di
mancato pagamento della prima rata, i ruoli fiscali possano essere ricompresi in una futura
previsione di saldo e stralcio prevista ad hoc per le imprese.

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