Restare a casa può essere l’occasione per renderla più accogliente? La prospettiva di passare più tempo del solito in casa, impellenza in cui ci siamo trovati nostro malgrado a causa dell’emergenza coronavirus, ha evidentemente spinto molte persone a riflettere sul fatto che la propria abitazione è molto di più di un posto dove mangiare e dormire. E in tanti stanno valutando di fare lavori in casa prima che arrivi il caldo estivo, per garantire il comfort abitativo. Dal punto di vista fiscale quali di questi danno diritto alla detrazione per ristrutturazione? Rispondiamo ai dubbi di alcuni lettori in modo da fornire una panoramica, speriamo, utile, a più persone.
Rifacimento bagno: quando è ristrutturazione?
Buonasera. Ho intenzione di cambiare il bagno. Un cambio completo, con l’installazione di un bidet, togliere la vasca per un box doccia e rifare il rivestimento in toto. Essendo credo manutenzione straordinaria, credo di rientrare nel recupero. Giusto? Se si, posso far rientrare nel recupero l’acquisto di una nuova camera matrimoniale, il cambio del portone d’ingresso e la tinteggiatura dell’intero appartamento? Grazie di una gentile risposta…
Per rispondere a questa domanda chiariamo in primis quando i lavori al bagno rientrano nel concetto di ristrutturazione dando quindi diritto alla detrazione 50%. La discriminante sta nello scopo dell’intervento: sono manutenzione ordinaria le opere che servono ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici già esistenti mentre la manutenzione straordinaria include le opere realizzazione o integrazione dei servizi igienico sanitari e tecnologici.
Fare un bagno nuovo, con sostituzione dei sanitari e dell’impianto idraulico, equivale ad una ristrutturazione straordinaria. Non è invece detraibile la mera sostituzione dei sanitari o il rifacimento delle piastrelle.
A ben vedere, a meno che non siano stati fatti interventi agli impianti non meglio specificati, i lavori al bagno descritti non sono detraibili.
• non si può paragonare ad un intervento di manutenzione straordinaria;
• non è qualificabile come intervento di eliminazione delle barriere architettoniche, non rispecchiando i parametri di cui al dm 236/89 (Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche)
Impianti fotovoltaici in casa: ci sono bonus fiscali?
Porte, finestre, zanzariere e tende da sole: quali detrazioni fiscali se si creano stanze e ambienti nuovi?
Buon giorno,
Tutti ciò che determina un miglioramento dal punto di vista termico della casa, con conseguente risparmio energetico, può essere fatto rientrare nella detrazione infissi 2020.
- infissi esterni (porte e finestre);
- portoncini d’ingresso;
- persiane, avvolgibili, cassonetti e scuri (a condizione che siano installate in prossimità delle finestre);
- tende da sole, a patto che il loro orientamento non sia ovviamente verso nord.
Per quanto riguarda la detraibilità delle zanzariere, la spesa potrebbe essere scaricata solo qualora la rete rispetti i requisiti di schermatura solare valore di trasmittanza gtot inferiore a 0,35. Agenzia delle Entrate e Enea hanno infatti negato l’ammissibilità delle zanzariere all’ecobonus 50%. Ne avevamo parlato qui, riportando il parere di un professionista del settore.
Nell’eventualità di finestre a vetro già esistenti, anche la sola sostituzione dei vetri rientra tra le spese ammesse alle detrazioni fiscali.
Nel quesito proposto, la semplice predisposizione della parete divisoria in cartongesso non dà diritto alla detrazione.