Approvata, ieri, 30 dicembre 2021, anche dalla Camera la legge di bilancio 2022. Ora si attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il testo, quindi, può considerarsi definitivo. Tra le misure contenute c’è l’esclusione dall’IRAP per alcune categorie di partite IVA.
Parliamo dell’imposta regionale sulle attività produttive.
Soggetti passivi
Presupposto dell’IRAP è, ricordiamo, l’esercizio abituale, nel territorio delle Regioni, di attività autonomamente organizzate dirette alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi. L’attività esercitata dalle società e dagli enti, compresi gli organi e le amministrazioni dello Stato, costituisce in ogni caso presupposto d’imposta.
Si tratta dell’imposta dovuta, dunque, per l’esercizio abituale di una attività autonomamente organizzata, diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi.
Ne sono soggetti passivi:
- esercenti attività d’impresa e lavoro autonomo, operanti sia in forma individuale che associata
- enti non commerciali privati nonché le amministrazioni ed enti pubblici.
Esclusione IRAP dal 2022
Con la legge di bilancio 2022 (commi 8-9) il legislatore fa una regalo ad alcune categorie di partite IVA fino ad oggi soggette all’IRAP.
In dettaglio si decide che, dal periodo d’imposta 2022, sono esclusi dall’IRAP:
- le persone fisiche esercenti attività commerciali (quindi, le ditte individuali)
- gli esercenti attività di lavoro autonomo (liberi professionisti).
Tali soggetti si aggiungono a quelli che già ne erano esenti, tra cui, ad esempio, i contribuenti in regime forfettario e quelli in regime di vantaggio.
Al fine di ristorare le Regioni del mancato gettito tributario che ne deriverà dalla misura in esame, si stanzia un apposito Fondo con dotazione annua di 192.252.000 euro.
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