Cari automobilisti, se volete risparmiare imparare a rispettare il codice della strada pedissequamente. In arrivo infatti brutte notizie per chi guida: nel 2025 le multe del codice della strada aumenteranno in modo significativo. Dopo lo stop imposto nel biennio precedente, il meccanismo di adeguamento automatico tornerà a funzionare, e ciò porterà a un rialzo generalizzato degli importi dovuti per le infrazioni più comuni. Si tratta di una novità che colpirà milioni di cittadini, già alle prese con il caro carburanti e i costi assicurativi in aumento.
La revisione delle sanzioni è legata alla normativa vigente, che prevede l’aggiornamento biennale degli importi sulla base dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo.
L’ultima modifica risale al 2019, ma a partire dal 1° gennaio 2025 le sanzioni torneranno ad allinearsi all’inflazione. Con il tasso di aumento stimato attorno al 15% rispetto al 2021, si prospetta un salasso, soprattutto per chi commette infrazioni gravi.
Multe, gli importi aggiornati delle infrazioni più comuni
Tra le violazioni più frequenti che subiranno rincari ci sono quelle relative all’uso del cellulare alla guida, al mancato rispetto dei limiti di velocità e alla guida in stato di ebbrezza. Le nuove tariffe renderanno queste infrazioni ancora più onerose, con l’obiettivo dichiarato di disincentivare i comportamenti pericolosi. Ad esempio, usare lo smartphone mentre si è al volante costerà circa 190 euro, rispetto agli attuali 165. Si tratta di un comportamento sempre più diffuso, ma anche estremamente pericoloso: distrazioni di pochi secondi possono causare incidenti gravi o mortali. Il messaggio è chiaro: la tolleranza sarà sempre più bassa.
Anche le sanzioni per eccesso di velocità subiranno un adeguamento: per chi supera il limite di oltre 10 km/h ma non oltre 40, la multa salirà da 173 a circa 199 euro.
In caso di superamento superiore ai 40 km/h, le cifre diventano ancora più pesanti, senza contare la decurtazione dei punti dalla patente e la possibile sospensione della stessa. Non meno importante, la guida in stato di ebbrezza vedrà aumentare le multe minime da 543 a circa 624 euro, con punte che possono superare i 6.000 euro nei casi più gravi. Anche in questo caso, l’inasprimento è pensato per scoraggiare uno dei comportamenti più rischiosi e socialmente condannati.
Le motivazioni dietro l’aumento delle multe
Il ritorno all’adeguamento biennale delle multe non è una scelta politica, ma un automatismo previsto dalla legge. L’articolo 195 del Codice della Strada stabilisce infatti che ogni due anni gli importi vengano rivalutati in base all’andamento dell’inflazione. Tuttavia, nel 2023 e 2024 era stata introdotta una moratoria, congelando temporaneamente gli aumenti a causa del difficile contesto economico. Ora che la sospensione è terminata, il Ministero delle Infrastrutture ha già annunciato l’intenzione di rispettare la norma, senza ulteriori proroghe. Questo significa che le nuove tariffe entreranno in vigore con l’inizio del nuovo anno, lasciando poco margine per eventuali interventi correttivi.
L’obiettivo dichiarato è duplice: da un lato dissuadere i comportamenti pericolosi, dall’altro rafforzare la credibilità delle istituzioni nel far rispettare le regole.
Alcuni osservatori sottolineano però come l’aumento delle multe rischi di colpire soprattutto le fasce più deboli della popolazione, per le quali anche una piccola sanzione può rappresentare un peso economico significativo. Per i cittadini, l’adeguamento delle multe rappresenta un motivo in più per prestare maggiore attenzione alla guida. Oltre ai controlli stradali, infatti, sta crescendo l’uso delle tecnologie di rilevamento automatico: autovelox, telecamere intelligenti e sistemi di sorveglianza incrociata rendono sempre più difficile sfuggire alle sanzioni.
Cosa cambia per gli automobilisti italiani
Anche il sistema della decadenza dei punti patente resta invariato, e quindi chi accumula infrazioni rischia di dover sostenere costosi corsi di recupero o, nei casi più gravi, la sospensione del titolo di guida. In questo scenario, prevenire è sempre meglio che curare. Una delle preoccupazioni maggiori riguarda le zone urbane, dove anche le violazioni minori – come il parcheggio in area vietata – subiranno aumenti. Lasciare l’auto in doppia fila, ad esempio, potrà costare fino a 50 euro, mentre per chi non rispetta le corsie preferenziali si potrà arrivare a 90 euro o più.
Molti automobilisti si stanno già interrogando su come affrontare questo nuovo scenario. Oltre al rispetto delle regole, c’è chi considera l’uso di app per la segnalazione dei controlli e degli autovelox. Tuttavia, il messaggio delle istituzioni è chiaro: chi rispetta il codice non ha nulla da temere, mentre chi infrange le regole pagherà sempre di più.
Il 2025 segnerà un netto aumento delle multe del codice della strada, con rincari che interesseranno quasi tutte le infrazioni più comuni. L’adeguamento all’inflazione, previsto dalla legge, renderà più costose violazioni come l’uso del cellulare alla guida, l’eccesso di velocità e la guida in stato di ebbrezza. Per gli automobilisti italiani si apre una fase in cui il rispetto delle regole diventa non solo un dovere civile, ma anche una necessità economica.
In sintesi.
- Dal 2025 tornano gli aumenti automatici delle multe in base all’inflazione.
- Guidare col cellulare potrà costare quasi 190 euro.
- Più salate anche le sanzioni per eccesso di velocità ed ebbrezza.
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