Dal 5 luglio domande per i pannelli solari gratis alle famiglie ma c’è una sorpresa

Dal 5 luglio via alle domande per il Reddito energetico per i pannelli solari gratis alle famiglie, ma solo per l'autoconsumo.
5 mesi fa
3 minuti di lettura
pannelli solari gratis
Foto © Licenza Creative Commons

Risparmiare sulle spese relative all’energia di casa, sia per riscaldamento che per aria condizionata. Ma anche risparmiare sulle bollette del gas oltre che su quelle dell’energia elettrica. Questo è ciò che permette di fare l’impianto fotovoltaico, meglio ancora se gratis. Senza considerare il risvolto ambientale, con risparmio energetico, meno emissioni inquinanti e tutto ciò che di positivo fanno i pannelli solari che utilizzano energia green.

Sono le motivazioni da cui nasce il nuovo Reddito energetico, impianti praticamente a costo zero per le famiglie meno abbienti.

Ma non è tutto oro quello che luccica. Perché sono molte le critiche che stanno piovendo addosso al provvedimento.

A partire dai soldi che sono pochi dal punto di vista delle dotazioni, per portare a completamento le probabili tante domande che arriveranno. E c’è anche dell’altro, perché si parla di autoconsumo e basta. Ma ecco cosa sappiamo oggi dei pannelli solari gratis con il Reddito energetico.

“Salve, sono interessato a installare un impianto fotovoltaico sulla mia casa e credo che il Reddito energetico faccia al caso mio. Infatti, ho un ISEE inferiore a 15.000 euro. Volevo capire: se metto un impianto da 6 kW (perché mi hanno detto che un impianto da 3 kW è insufficiente per casa mia), l’energia in più che produco posso venderla? Ho sentito dire che con i pannelli solari oltre a non pagare le bollette si può anche guadagnare. Oppure sono solo false informazioni?”

Dal 5 luglio domande per i pannelli solari gratis alle famiglie ma c’è una sorpresa

Sta per partire il Reddito energetico, lo strumento che permette anche alle famiglie a basso reddito o meno abbienti di installare un impianto fotovoltaico gratuitamente per la loro abitazione.

Come dicevamo, si tratta di una misura di welfare per le famiglie, perché parliamo di un autentico bonus. Ma anche di una misura con note tinte ambientali.

La misura sarà attiva per il biennio 2024-2025 con 200 milioni di euro di dotazioni per ciascuno degli anni. E dal 5 luglio prossimo si potranno probabilmente presentare le domande. Della misura si occupa il GSE, Gestore Servizi Energetici.

Il contributo è in conto capitale e copre i costi sostenuti dalle famiglie che queste dovrebbero versare alle imprese che realizzeranno gli impianti. In altri termini, la famiglia che rientrerà nel bonus riceverà un impianto senza costi, perché il GSE coprirà l’intero costo dell’operazione.

Come anticipato in premessa, 200 milioni di euro sono ritenuti insufficienti per coprire l’elevata mole di domande che si attendono, e sarà così anche per i 200 milioni di euro dell’anno prossimo.

La piattaforma telematica del Gestore dei Servizi Energetici

Non appena sarà pronta la procedura telematica di richiesta sul sito del GSE, dovrebbero essere presenti anche gli operatori che aderiranno all’iniziativa e che saranno riconosciuti come idonei a installare gli impianti. Sarà la famiglia richiedente a scegliere a quale di questi operatori affidare i lavori e l’intera operazione del Reddito energetico.

Sempre sul sito del GSE per il Reddito energetico è già stata aperta la procedura con cui gli installatori possono registrarsi per essere accreditati e scelti dalle famiglie in sede di presentazione della domanda. Sul portale dell’operazione presto sarà attiva anche una mappa interattiva su cui le famiglie potranno verificare gli installatori disponibili nella loro zona.

Niente da fare, l’energia in più prodotta dai pannelli solari gratis non potrà essere venduta

La data di partenza delle domande è fissata per il 5 luglio prossimo. È praticamente sicuro che il Reddito energetico parte con un fattore fisso: la misura si rivolge alle famiglie con un ISEE inferiore a 15.000 euro, permettendo loro di installare i pannelli per venire incontro a chi è sempre più in difficoltà a pagare le bollette energetiche.

Per questo si parla solo di autoconsumo.

In pratica, con gli impianti di pannelli solari installati tramite il Reddito energetico, l’energia in più prodotta non potrà essere venduta dal titolare dell’impianto. L’energia non consumata sarà inserita come dotazione aggiuntiva per rimpinguare il fondo stesso per nuove domande e nuovi beneficiari.

Va ricordato, infine, che anche se il tetto ISEE è di 15.000 euro, potranno avere accesso anche le famiglie numerose con un ISEE fino a 30.000 euro, ossia famiglie con 4 o più figli. Con il Reddito energetico si potranno realizzare impianti tra i 2 kW e i 6 kW. Potranno beneficiarne le famiglie che possiedono la superficie dove saranno installati i pannelli, sia di proprietà sia con altro diritto reale di godimento.

 

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Pensioni minime oltre 630 euro e grazie al TFR in pensione prima
Articolo precedente

Ecco a chi conviene prendere la pensione tra i 59 e i 63 anni anche se con il sistema contributivo

calcolo imu caf
Articolo seguente

Calcolo dell’IMU: quanto costa e perché scegliere un CAF