Dal Credito Sportivo un fondo a sostegno del calcio

La Figc, in accordo con il Credito Sportivo ha firmato un protocollo per sostenere sistema calcio. Finanziamenti in arrivo dalla serie A alla Lega Pro.
4 anni fa
2 minuti di lettura

È stato firmato a Roma dal Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo (ICS) Andrea Abodi e dal Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) Gabriele Gravina un Protocollo d’intesa per sostenere finanziariamente i Club professionistici che partecipano ai Campionati di B e C.

L’accordo stabilisce i criteri di utilizzo del “Fondo Sostegno Calcio“, costituito con risorse della FIGC pari a 5 milioni di euro. Un fondo per l’erogazione di contributi a fondo perduto alle Società di Lega B e Lega Pro.

Fondo dell’importo massimo, rispettivamente, di 100 mila e 50 mila euro.

Da Credito Sportivo un sostegno al calcio

Il contributo della Figc rimborserà una parte degli oneri sostenuti dai Club, relativi a finanziamenti per liquidità per un massimo di 50 milioni di euro. Soldi concessi dall’ICS e garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia PMI del Medio Credito Centrale.

L’importo massimo di ciascun mutuo sarà di 1 milione di euro per le società di Lega B e di 500 mila euro per quelle di Lega Pro. Sull’importo di mutuo sarà calcolato il contributo del 10% del Fondo Sostegno Calcio.

Lo svolgimento delle competizioni sportive agonistiche a “porte chiuse” ha determinato un azzeramento dei ricavi da biglietteria. Ma anche una forte riduzione di quelli derivanti dalle sponsorizzazioni. Ai quali si sono aggiunti significativi investimenti dedicati alla sanificazione e alla logistica. Fattori negativi di fronte ai quali era necessaria una risposta delle istituzioni che si è concretizzata con questo primo accordo.

L’accesso ai finanziamenti

Questa iniziativa facilita l’accesso ai finanziamenti per liquidità dell’Istituto per il Credito Sportivo. Destinati al sistema calcio e rappresenta un altro importante strumento, che si aggiunge a quello già messo in campo da ICS per il settore dilettantistico.

Con questo accordo, dopo aver erogato direttamente nell’ultimo anno circa 30 milioni di euro, la FIGC prosegue nella sua opera di supporto al movimento duramente colpito dalla pandemia, finalizzata a mettere in sicurezza l’intero sistema calcistico.

Da questa crisi profonda del Paese, che si riflette anche nelle varie articolazioni del sistema calcio – ha dichiarato Andrea Abodi, presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo – penso che possano e debbano nascere nuove opportunità di collaborazione che accompagnino e guidino verso il ritorno alla normalità, probabilmente diversa e possibilmente migliore.

Questo è lo spirito dell’intesa con la FIGC, che si rafforza attraverso il “Fondo Sostegno Calcio” e le misure a supporto della liquidità. Aspetti fondamentali per aiutare le Società a ricucire la lacerazione delle entrate del loro conto economico. E per superare questa lunga fase critica, mi auguro anche con il contributo di tutte le componenti federali“.

“Alla crisi si risponde con un sistema di nuove soluzioni e di concrete progettualità – ha dichiarato Gabriele Gravina, presidente della FIGC – la FIGC è impegnata in un intervento complesso in diversi ambiti, ma quello finanziario è ovviamente preminente. Grazie all’intervento del Credito Sportivo, la disponibilità della Federazione si trasforma in un volano di ripresa e di sviluppo che aiuterà i Club a fronteggiare e a superare questo terribile momento”.

L’ICS e la FIGC, in collaborazione con le due Leghe interessate da queste misure, forniranno inoltre un’attività informativa e di consulenza dedicata. Iniziative per favorire l’accesso al credito e al “Fondo Sostegno Calcio” da parte dei Club associati.

 

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Credito d’imposta formazione 4.0: il MISE ricorda l’esistenza fino al 2022

Articolo seguente

Ristorazione: i nuovi piatti non fanno il credito d’imposta ricerca e sviluppo