Dalla morte di Lady Diana ad oggi, cos’è cambiato con l’incidente che ha segnato un’era?

A 20 anni dalla morte di Lady Diana, cos'è rimasto della "principessa del popolo"? Ripercorriamo il tragico evento, che ha segnato un'era.
7 anni fa
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Cosa resta di Lady D

La commozione per la morte di Diana rappresenta il punto più basso per la Corona britannica in tempi recenti. Non sapremo mai cosa sarebbe accaduto, se Elisabetta non avesse tenuto il discorso in diretta TV o se non avesse concesso in extremis i funerali di stato. Davvero l’opinione pubblica si sarebbe spinta al punto, da provocare un terremoto istituzionale? Si sarebbero innescati meccanismi politici per cui il sostegno alla monarchia sarebbe venuto rovinosamente meno?

Una cosa sembra, invece, pressoché certa: piaccia o meno ammetterlo, di Lady D e della sua scomparsa prematura non resta sostanzialmente nulla.

Dopo lo “scivolone”, il gradimento personale per la Regina Elisabetta è tornato a crescere e oggi, a 20 anni esatti da quel triste evento, è più forte che mai. Nell’insieme, la Famiglia Reale sembra avere ritrovato un’armonia che non viveva da un paio di decenni, superando divorzi, scandali e risse più o meno a mezzo stampa tra consanguinei.

Poco a poco, i sudditi hanno accettato, pur senza fare salti di gioia, il nuovo matrimonio tra Carlo e Camilla Parker Bowles, quest’ultima da sempre il primo amore dell’erede al trono. Il ricordo di Diana è stato progressivamente soppiantato dalle cronache riguardanti i suoi due figli: William e Harry. Il matrimonio nel 2013 del primogenito con Kate Middleton sembra avere definitivamente chiuso quell’era lì, segnata da dolori personali e da rischi per l’istituzione Monarchia derivanti dall’ambito privato. Tant’è, che oggi Buckingham Palace può permettersi di ignorare la ricorrenza, concedendo solo che i figli di Lady D ricordino la madre in un giardino di Kensington Palace. (Leggi anche: I 5 sovrani più ricchi d’Europa: Elisabetta ha avuto l’aumento)

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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