Una patrimoniale per riformare il fisco. Ma non solo, anche per riequilibrare il bilancio pubblico ormai previsto andare fuori controllo nei prossimi anni.
Ben vengano gli aiuti europei, il ricorso al MES, ma quando tutto tornerà alla normalità, sul tappeto resteranno i problemi di sempre e cioè la capacità del nostro Paese di restare al passo degli altri stati europei e tornare a livelli produttivi del passato.
Serve una profonda riforma del sistema fiscale
Tradotto, con il complesso sistema fiscale e altamente burocratizzato, sarà difficile riuscire a recuperare quanto perso con la crisi economica scatenata dalla pandemia.
La tassa patrimoniale
Per attuare i buoni propositi però servono risorse immediate. Serve fare cassa e anche in fretta per permettere alo stato più aggio nella manovra di defiscalizzazione a privati e imprese, altrimenti si rischia di creare ulteriore debito pubblico. La soluzione è una patrimoniale sulle grandi ricchezze, come invocato anche dall’Ing. Carlo De Benedetti.
Baretta, anche la riduzione dell’Iva nei piani del governo
Non solo taglio dell’Irpef, ma anche l’Iva va rimodulata. “Oggi l’Iva andrebbe affrontata in maniera settoriale, e non è detto che immediatamente abbia un effetto su consumi che in questo momento sono ridotti“. A dichiaralo è il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta in una recente intervista rispondendo a chi aveva dei dubbi sulla fattibilità dell’operazione che vale decine di miliardi di euro. “Si può anche ragionare all’interno della visione della riforma fiscale – ha proseguito . Quando discutemmo, prima della legge di bilancio dell’anno scorso, ci fu un lancio da parte nostra di una discussione proprio dell’Iva. Adesso parliamo di ridurla per necessità urgente, ma ricordiamo che l’Europa ci chiedeva di aumentarla, e noi abbiamo azzerato le clausole di salvaguardia, quindi già abbiamo fatto un’operazione sull’Iva. A questo punto anche la discussione su un’eventuale abbassamento incrocia un dibattito anche con la Commissione europea. Quindi credo sia una discussione aperta, non una questione sconfitta/vittoria“.