Ecco i dati salienti del bond Terna emesso nei giorni scorsi

Terna ha emesso nei giorni scorsi un bond con cedola fissa. La domanda tra gli investitori è stata sostenuto, ecco i dati principali.
2 anni fa
1 minuto di lettura
Green bond Terna al 4%

Terna ha annunciato di avere concluso l’emissione di un nuovo bond per l’importo di 750 milioni di euro. La domanda tra gli investitori obbligazionari è stata sostenuta, arrivando a quattro volte l’offerta. L’operazione rientra nell’Euro Medium Term Notes da 9 miliardi. Nel dettaglio, il titolo offre cedola fissa annua lorda del 3,625% e arriva a scadenza in data 21 aprile 2029, per cui presenta una durata iniziale di 6 anni. Il prezzo di emissione è stato sotto la pari, a 99,281 centesimi. Questo significa che il rendimento lordo annuale si situa sopra il 3,75%, a +70 punti base sul tasso midswap.

I proventi dell’emissione andranno a finanziare le esigenze societarie ordinarie e il piano industriale. Ad essersene occupate sono state BNP Paribas, Credit Agricole, CaixaBank, Goldman Sachs, HSBC, IMI-Intesa Sanpaolo, J.P. Morgan, Mediobanca Morgan Stanley SMBC e Unicredit in qualità di Joint Bookrunners.

Terna è la società che gestisce la rete elettrica nazionale. Nel 2022 ha chiuso l’esercizio con ricavi per 2,96 miliardi e un utile netto di 857 milioni, entrambi in rialzo. L’indebitamento netto, invece, risultava sceso a 8,58 miliardi. Le agenzie di rating assegnano ai bond Terna giudizi medio-alti: BBB+ per S&P e Baa2 per Moody’s, sostanzialmente in linea con le valutazioni relative al debito sovrano. Infatti, la società risulta controllata indirettamente dallo stato tramite CDP Reti, che detiene il 29,85% del capitale.

Bond Terna a confronto con BTp

Bond Terna interessante? Per essere una scadenza di 6 anni, mica tanto. Offre un rendimento inferiore a quello del BTp di pari durata di circa una decina di punti base. Infatti, i titoli di stato su quel tratto della curva rendevano intorno al 3,85% nelle stesse ore in cui avveniva l’emissione obbligazionaria. E c’è da dire che tali rendimenti scontano una tassazione del 12,50%, mentre i bond Terna del 26%, essendo corporate. E questo a fronte di un rischio di credito nei fatti non inferiore a quello che ci si assume investendo in BTp.

In altre parole, il nuovo bond Terna non si rivela interessante sotto il profilo del rendimento. Ciò non implica che non bisogna inserirlo in portafoglio. La diversificazione degli investimenti è un’operazione importante da compiere. Ad esempio, il comparto energetico è pro-ciclico e, pertanto, il titolo potrebbe mostrarsi appetibile in uno scenario di crescita dell’economia italiana.

[email protected] 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

sul tema OBBLIGAZIONI

rottamazione cartelle
Articolo precedente

Rottamazione cartelle e pensione: cosa cambia pagandole per chi è in pensione e chi ci deve andare

Evasione Fiscale
Articolo seguente

Botta e risposta sull’evasione fiscale: la verità sulle attività abusive