Acquistare un prodotto online, su eBay o altro marketplace, dall’Inghilterra ha oggi un costo non indifferente. Al prezzo di acquisto del prodotto bisogna mettere in conto anche i dazi doganali e l’Iva.
Importare prodotti apparentemente convenienti dopo la Brexit è quindi rischioso per il proprio portafoglio. In primo luogo perché non si conosce bene l’entità del dazio applicato, in secondo luogo perché, una volta acquistato, se non si sdogana si perde anche il bene.
Gli acquisti online dopo la Brexit
Gli effetti della Brexit si stanno quindi facendo sentire.
Così, se da una gli acquirenti stanno facendo oggi più attenzione agli ordini online che inseriscono, dall’altro il volume degli scambi commerciali dall’Inghilterra all’Italia (e all’Europa in generale) è crollato.
Se prima i beni attraversavano la dogana in maniera sostanzialmente indolore, ora che la Brexit è entrata a pieno regime acquistare online oltre Manica è diventato oneroso e fastidioso.
Iva e dazi in Inghilterra
Ma a quanto ammontano le tasse da corrispondere alla dogana e al fisco inglese? Posto che esistono diverse variabili da tenere presente, i casi più comuni riguardano gli acquisti fra privati. La normativa prevede l’esenzione di dazi solo se la merce non supera i 45 euro di valore (franchigia).
Al di sopra di tale importo bisognerà pagare sia l’Iva che il dazio relativi alla categoria merceologica. A meno che si tratti di spedizioni di natura non commerciale fra privati o parenti.
Il caso più frequente riguarda però l’acquisto di prodotti da negozi inglesi online. In questo caso la transazione avviene da azienda a privato ed è previsto il pagamento di dazi e iva sui prodotti di valore superiore a 22 euro.
Fino a 150 euro di valore non si devono pagare i dazi, ma solo l’Iva calcolata sul totale di prezzo e spese di spedizione. Al di sopra dei 150 euro di valore della merce bisognerà pagare anche i dazi che sono calcolati in base alla tipologia del prodotto. In media si aggira intorno al 5%.
Vi sono infine le commissioni del Corriere, incaricato dello sdoganamento della merce e dell’incasso delle tariffe e del cambio valutario. Si può arrivare anche a 10-15 euro in più per ogni prodotto, indipendentemente dal valore della merce.