DAZN aumenta i prezzi, ecco ora quanto costa vedere la Serie A

Il 2 gennaio sono stati annunciati i nuovi prezzi di DAZN, ecco ora quanto viene a costare l'abbonamento per vedere la Serie A.
11 mesi fa
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Dazn

Il 2024 è appena iniziato e già DAZN ci dà il ben servito. Il 2 gennaio ha infatti annunciato i costi nuovi per gli abbonamenti Standard, Plus e Start. Ci sono novità per quanto riguarda i prezzi, a quanto pare dunque per vedere la Serie A si dovrà pagare un costo diverso. Si tratta di un cambio sostanzialmente in linea con tutte le piattaforme di streaming, le quali stanno vivendo un periodo non proprio fortunato e hanno deciso di correre ai ripari.

Seria A, quanto ci costi?

La situazione appare decisamente poco favorevole per le pay tv.

Il 2023 ha detto a caratteri cubitali che le piattaforme streaming sono in crisi e hanno perso in totale 5 miliardi di dollari. Parliamo di siti come Disney+ e Prime Video, mentre a ridere è soltanto Netflix. Benché l’intrattenimento offerto da queste piattaforme sia diverso, anche DAZN vuole correre ai ripari e ha subito annunciato un nuovo tariffario per le proprie offerte di quest’anno. Ecco quindi l’arrivo di un nuovo listino prezzi per la piattaforma sportiva che, tra le altre cose, detiene anche i diritti di Serie A fino al 2029. Il pacchetto del nostro campionato comprende tutte le gare, ossia 266 partite all’anno in esclusiva, più le altre 114 trasmesse insieme a Sky.

Le nuove tariffe riguardano sia i vecchi che i nuovi abbonati, anche se i primi andranno a pagare un diverso importo soltanto quando sarà scaduto il contratto di abbonamento in essere. Sostanzialmente, comunque, a parte qualche eccezione, tutti dovranno pagare un po’ di più rispetto al passato. Gli avvisi ai nuovi abbonati con contratto in scadenza sono arrivati via mail, ma vediamo nel dettaglio come cambiano i vari piani tariffari delle offerte presentate dalla piattaforma. Il più economico rimane DAZN Start che passa da 13,99 a 14,99 euro al mese. Per il piano annuale invece il costo passa da 89,99 a 99 euro all’anno.

Tale offerta offre la visione di diverse discipline sportive com il basket italiano e la NFL, ma non c’è invece il calcio.

DAZN aumenta i prezzi, ecco quanto si paga ora

Per vedere la Serie A bisognerà attivare almeno il piano Standard di DAZN, il quale prevede la visione di partite su due dispositivi diversi in contemporanea, a patto che siano connessi alla medesima rete domestica. L’abbonamento mensile rimane invariato, ossia di 40,99 euro al mese. La mazzata invece è prevista per quello annuale che passa da 299 a 359 euro. Ben 60 euro in più da sborsare. S tratta comunque di un risparmio effettivo rispetto all’abbonamento mensile che invece in 12 mesi di pagamento andrebbe a costare ben 491 euro circa.

Per i computisti c’è poi l’offerta più completa, ossia DAZN Plus che permette di guardare le partite in contemporanea su due dispositivi che si trovano in due luoghi diversi. Si tratta di una opzione particolarmente utile quindi per chi vuole condividere il servizio con un altro amico o un parente, così da dividere la somma e pagare la metà. In questo caso però il costo mensile passa da 55,99 a 59,99 euro, con un aumento complessivo di 4 euro in più al mese. Quello annuale invece costerà 539 euro invece di 449 euro. In questo caso il costo è più alto di ben 90 euro rispetto allo scorso anno.

I punti chiave…

  • anche DAZN aumenta i prezzi e offre nuove tariffe per i suoi abbonamenti;
  • ora il piano Start costa un euro in più al mese, mentre quello annuale viene a costare 10 euro in più;
  • il piano Standard passa da 299 a 359 euro all’anno, quello mensile rimane invariato;
  • il piano Plus aumenta di 4 euro al mese, mentre quello annuale passa da 449 euro a 539 euro.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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