Ilsole24ore nella giornata di ieri ha lanciato una bomba: Dazn avrebbe deciso di eliminare la condivisione degli abbonamenti. Da dicembre, infatti, se arriverà l’ufficialità non si potranno guardare più le partite di calcio contemporaneamente su due device a distanza l’uno dall’altro. Insorgono le Associazioni dei Consumatori come UNC (Unione Nazionale Consumatori) che chiedono dei chiarimenti.
Dazn, stop a condivisione abbonamenti
L’operatore della tv di calcio in streaming Dazn, si prepara a mettere un freno alla condivisione degli abbonamenti.
Secondo le fonti di Dazn l’account non resta in ambito familiare ma si smezza con gli amici. Dai dati rilevati emerge infatti che il 20% delle condivisioni degli account Dazn è fatta in modo fraudolento. Gli utenti però non ci stanno e su Twitter hanno mostrato tutto il loro rammarico. La piattaforma contattata da Ilsole24ore per chiarimenti, ha risposto con un semplice “no comment”. In ogni caso il noto quotidiano comunica che sarebbero in partenza moltissime comunicazioni agli abbonati per informarli di questa decisione e per dare loro la possibilità di recedere entro 30 giorni.
Tuonano le Associazioni dei Consumatori
Le Associazioni a Difesa dei Consumatori come l’Unc, però, non ci stanno. Massimiliano Dona, il presidente di quest’ultima, chiede infatti che “Dazn chiarisca immediatamente se questa indiscrezione è vera o falsa“. Sulla home page della piattaforma, infatti, compare la scritta “Il grande sport sui tuoi dispositivi supportati: smart tv, smartphone, tablet, mobile. Puoi connettere fino a 6 dispositivi e guardare contemporaneamente su due“.
Per Dona se la decisione dell’abolizione della condivisione degli abbonamenti fosse già stata presa, allora questo risulterebbe un messaggio ingannevole. Il consumatore sarebbe infatti indotto in errore rispetto al servizio offerto. Proprio per questo l’Unc chiede a Dazn di chiarire immediatamente e nel caso fosse confermata la notizia, chiede di rimuovere l’avviso. Se ciò non avverrà l’Associazione presenterà un esposto all’Antitrust.
Parla anche l’Aduc che comunica che Dazn può cambiare le sue decisioni quando vuole purché dia un avviso di minimo 30 giorni. Ciò è regolare perché non va contro la legge e le Autorità preposte alla questione per il momento non sembra vogliano apportare delle modifiche. Per l’Aduc, quindi, dovrebbero essere i legislatori a cambiare le norme per evitare che cose del genere non accadano più.
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