De Ligt alla Juventus, ecco le cifre del super contratto e l’inedita clausola risolutiva

E' ufficiale: Matthijs De Ligt è un giocatore della Juventus. Il difensore arriva dall'Ajax con un contratto dalle cifre "monstre" e ha rifiutato il PSG per dissidi sulla clausola risolutiva, stilata in maniera inedita.
5 anni fa
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Matthijs De Ligt è ufficialmente un giocatore della Juventus. Il quasi ventenne ormai ex difensore dell’Ajax ha appena siglato un contratto “super” con la società bianconera. Il suo procuratore sportivo Mino Raiola, acclamato dai tifosi juventini come una star in questi giorni, l’ha spuntata doppiamente. Anzitutto, si porta a casa provvigioni “monstre” per 10,5 milioni di euro, i famosi “oneri accessori” allegati all’acquisto. Secondariamente, ha ottenuto quello che voleva anche sul piano contrattuale: l’inserimento di una clausola risolutiva (“rescissoria”, per usare il gergo sportivo giuridicamente errato) a partire solamente dalla terza stagione e pari a 150 milioni di euro.

La cifra potrà salire sulla base dei trofei vinti dal giovane olandese con la maglia bianconera.

De Ligt alla Juventus, aspettando Icardi

Il contratto è quinquennale e scade il 30 giugno 2024. Prevede il pagamento di un cartellino all’Ajax da 75 milioni in 5 rate annuali. Al giovane difensore verrà corrisposto un ingaggio annuo di 7,5 milioni netti, a cui potranno sommarsi bonus fino a 4,5 milioni e facili da ottenere, per cui lo stipendio arriverebbe a un massimo di 12 milioni netti. Grazie al “Decreto Crescita”, che ha abbattuto la tassazione a carico dei lavoratori residenti all’estero che si trasferiscano in Italia per almeno due anni, la Juventus otterrà uno sconto fiscale sull’ingaggio e pagherà un lordo per “soli” 10,3-16,5 milioni, anziché i 13,2-21 milioni altrimenti da sborsare con la tassazione ordinaria.

In questo modo, De Ligt sarà il secondo giocatore più pagato in casa Juve dopo Cristiano Ronaldo, alla pari con Gonzalo Higuain, il quale risulta solo formalmente ancora un giocatore in rosa, ma che nei fatti sarà ceduto al migliore offerente. Tornando alla clausola risolutiva, pare che Raiola abbia impedito che il suo assistito firmasse un contratto con il Paris-Saint-Germain proprio per la resistenza del club francese a prevedere l’inserimento di una simile previsione anomala.

Infatti, per i primi due anni non vi sarebbe alcuna possibilità di strappare l’olandese alla Juve ed eventualmente solo una risoluzione consensuale porterebbe alla separazione tra le parti. Successivamente, l’assalto al difensore sarebbe tanto più costoso, quanti più trofei questi abbia vinto con la squadra.

Il peso sui conti bianconeri

In un certo senso, le parti si sono garantite un biennio di relativa pace, il tempo giusto per prendersi reciprocamente le misure e ambientarsi. Raiola ha voluto evitare di ripetere l’errore commesso tre anni fa con un altro suo assistito, quel Paul Pogba venduto dalla Juve al Manchester United e che il club inglese adesso non lascia andare via, in assenza di una clausola risolutiva che consenta a terze squadre di avanzare un’offerta e liberare il centrocampista. Tirando le somme, De Ligt peserà sui conti bianconeri per oltre 25 milioni a stagione come minimo, tra ammortamento del cartellino e stipendio. Se scattassero tutti i bonus previsti, la cifra lieviterebbe a 31,5 milioni. E pensare che il calciomercato della Juventus non sarebbe finito. Nel mirino di Maurizio Sarri vi è ormai piuttosto esplicitamente l’argentino Mauro Icardi, in “guerra” da sei mesi con l’Inter e non più nei piani dell’allenatore e della società nerazzurri.

Icardi verrebbe strappato da Milano per una quarantina di milioni, mentre Paulo Dybala verrebbe venduto per una cifra doppia. La lauta plusvalenza realizzata grazie a quest’ultimo, sommata ai risparmi sul suo, più che coprirebbe il costo di entrambe le operazioni per la stagione 2019/2020. Anzi, nei bilanci della Juve resterebbero non meno di 45 milioni a disposizione per finanziare altri eventuali acquisti.

Calciomercato Juventus, affare Icardi legato a Pogba e Dybala

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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