La sanatoria delle cartelle ogni giorno che passa si trasforma ed evolve in campo di novità. Neanche fosse un’ultima versione del famoso cartoon Pokemon dove con aggiornamenti continui i soggetti si “evolvevano” a versione superiore. Non che cambi qualcosa nel provvedimento, che ormai è definito. È solo che spulciando la normativa introdotta nella Legge di Bilancio emergono sempre nuove cose e, quasi sempre, in peggioramento rispetto a ciò che sembrava dovesse essere il vantaggio per i contribuenti. Per esempio, pare che il problema adesso potrebbe riguardare le omesse dichiarazioni.
Un lettore ci chiede
“Mi chiamo Giulio e ho un quesito da porvi che riguarda la tanto discussa sanatoria delle cartelle. Non ho ben capito se godrà della cancellazione automatica di alcune vecchie cartelle di Equitalia. Sono debiti che ho maturato a seguito di mancata presentazione delle dichiarazioni dei redditi di molti anni fa. Se non erro ho due cartelle che fanno riferimento all’IRPEF non versata e che invece avrei dovuto versare. In breve, tutto dipende dal fatto che non sapevo di essere tenuto alla presentazione della dichiarazione dei redditi per colpa della indennità di disoccupazione che avevo percepito. Credevo di essere esonerato dalla dichiarazione avendo un reddito da lavoro dipendente inferiore a 8.000 euro, per via del mio lavoro stagionale nel settore alberghiero. Solo che anche la disoccupazione che prendevo dall’INPS, generando il secondo CUD dell’anno, andava indicato nel 730. Essendo se non erro cartelle sotto i 700 euro cadauna, adesso mi verranno cancellate?”
Cartelle esattoriali tra cancellazione, stralcio e sanatoria delle irregolarità
La cancellazione delle cartelle riguarda sostanzialmente solo quelle che fanno riferimento a debiti maturati e non pagati con le Agenzie Fiscali, le Amministrazioni dello Stato e gli Istituti di Previdenza statali.
Le cartelle che nascono da mancate o non valide dichiarazioni
Leggendo tra le righe della sanatoria così come è stata introdotta nella Manovra, per le violazioni tributarie come potrebbero essere considerate quelle nate da dichiarazioni reddituali, sembra esserci un paletto ulteriore. Si parla infatti di dichiarazione validamente presentata. Significa di fatto che le cartelle che derivano da mancate dichiarazioni o da dichiarazioni non valide, non verranno cancellate. Un vincolo ulteriore che restringerebbe, se davvero è così, il campo della sanatoria delle cartelle. Usare l’ipotetico è d’obbligo, in attesa che escano le circolari esplicative dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. E forse nemmeno le circolari faranno chiarezza. Serviranno le risposte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione alle FAQ dei contribuenti.
Le violazioni tributarie e cosa dice la Legge di Bilancio 2023
Solo per le dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e sui debiti tributari, si può pagare 1/18 del minimo edittale di riferimento per le sanzioni.